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La bordata vincente di Dries Mertens: “Il segreto? So centrare la porta”

Ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo di Napoli-Lazio Dries Mertens ha deciso che non era più il tempo di attendere. Si è accentrato, ha fatto qualche passo e ha fatto esplodere una bordata che si è infilata all’incrocio dei pali. Berisha ha potuto solo guardare il pallone entrare in rete. Impossibile fare diversamente. La sensazione vissuta al san Paolo è stata proprio questa: di un giocatore che ha preso la squadra in mano ed ha dato una scossa all’incontro: 1-1 ed ora cominciamo a giocare. «Ho fatto un gran bel gol. Ho sfruttato il mio punto di forza che è quello di riuscire a inquadrare la porta quando ho il pallone fra i piedi» sorride a fine partita. Fino a quel momento il folletto belga si è segnalato soltanto per una punizione infrantasi sulla barriera allo scadere del primo quarto d’ora di gioco. Nulla più. Nulla più come il Napoli visto nei primi 45 minuti. Poi è salito in cattedra lui, il ragazzo di Lovanio. Uno che a Napoli si è ambientato alla grande: «I primi tempi sono stati difficili – racconta – il clima è diverso e la lingua non è stata semplice per me. Ora mi sono ambientato, va bene così. Perché Benitez mi ha tenuto fuori nelle ultime settimane? Non lo so, può rispondere solo il mister. Io sono sempre pronto per giocare, lavoro per la squadra e per fare gol». Contro la Lazio tutto in un paio di minuti. Non solo il gol che ha sbloccato gli azzurri ma anche l’ammonizione che gli farà saltare la trasferta a Udine. In confusione totale lui, l’arbitro, il guardalinee e Ledesma. Sì, perché il belga blocca il laziale fallosamente sulla fascia, l’assistente richiama l’attenzione di Banti sbandierando per il fallo mentre Mauri protesta platealmente reclamando il giallo per il belga. Il direttore di gara scontenta tutti ed assegna il fallo laterale. Quando Mertens raccoglie il pallone con le mani, Ledesma (che non aveva compreso la decisione dell’arbitro) gli si avventa contro spingendolo via. Giallo per il laziale e, inspiegabilmente, anche per il belga che, diffidato, salterà il prossimo match. E Jorginho lo difende: «Mertens non c’entrava nulla – ha detto a fine gara – era fallo laterale e l’arbitro lo ha ammonito solo per dare un giallo ad entrambe le squadre». Poco male, almeno per la partita contro la Lazio perché Mertens fa vedere tutto il suo campionario. Bastano una manciata di minuti nella ripresa: uno-due con Higuain, il folletto batte sul tempo in area Cana che lo atterra. Rigore e giallo che per il laziale significa espulsione e 2-1 per gli azzurri. «Ho visto il replay – dice – credo sia giusto il penalty e l’ammonizione al difensore laziale. Il contatto c’è stato, l’arbitro ha deciso bene. Il rigore è stato importante perché poi loro sono stati costretti a giocare in dieci. È stata una gara difficile, sono iniziati i primi caldi. La Lazio ha giocato bene e non è stato facile per noi». Ma non è tutto oro quel che luccica e Mertens mette il dito sulla piaga. «Dobbiamo ancora migliorare subiamo troppi gol anche se siamo in superiorità numerica». Al 10’ meriterebbe miglior fortuna un cross al bacio di Insigne che Mertens ciabatta tra le braccia di Berisha. La sua partita finisce al 19’. Entra Callejon, altro esterno. Mertens manda in archivio l’ottavo gol in campionato. Fiorentina, Inter, Sampdoria (2), Verona, Livorno e Juventus le sue vittime. Più il gol del temporaneo 2-2 contro la Roma in Coppa Italia. Ma i suoi complimenti sono per Il pipita Higuain. «È stato un grande, mi sono complimentato con lui per i tre gol. Noi dobbiamo continuare a lavorare sul campionato». Nessun pensiero alla finale di Coppa Italia. «Assolutamente no, almeno per adesso. Dobbiamo chiudere il discorso terzo posto. Non nascondo che giocare la finale è importante. Ma credo che ora dobbiamo prima blindare il terzo posto». Nel futuro anche il Mondiale: «Speriamo di superare il girone con il Belgio. Non giochiamo la Coppa del Mondo da 12 anni, il nostro è un gruppo formato da giovani». Infine un messaggio ai tifosi: «Grazie di essere sempre al nostro fianco. Insieme possiamo vincere ancora tanto». E uno ad Insigne: «Ha fatto una grande gara contro la Juve, sta facendo bene in questa stagione. Merita la convocazione di Prandelli».

 

Fonte: Il Mattino

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