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La sfida Italia-Francia al San Paolo, coro di sì

Potrebbe giocarsi a Napoli l’amichevole di lusso prevista il 14 novembre. Ok dal comitato regionale della Figc, la prossima settimana la scelta

C’è già l’ok del comitato regionale della Figc, principale sponsor dell’operazione. Ora occorre il via libera della Federcalcio, a cui spetterà l’ultima parola sul ritorno della Nazionale a Napoli. L’avvocato Salvatore Colonna è soddisfatto: «Sono troppi cinque anni e mezzo senza Italia al San Paolo». È solamente una questione di giorni, poi l’indiscrezione dovrebbe diventare notizia ufficiale. Italia-Francia al San Paolo, il 14 novembre. La scelta della sede verrà ufficializzata nel prossimo Consiglio Federale, previsto la prossima settimana. Ma Giancarlo Abete, poche settimane fa, aveva ammesso che non vedeva l’ora di riportare l’Italia a Napoli: «Ci abbiamo provato ad agosto, ma De Laurentiis stava effettuando dei lavori in vista della Champions». Quei lavori, ora, sono serviti a rendere il San Paolo in regola con le norme della Uefa e della Fifa. Dunque, sotto questo profilo, l’impianto di Fuorigrotta è idoneo. Sarebbe la terza sfida con i transalpini al San Paolo (i precedenti nel 94’ e nel ’78, nessuna vittoria azzurra).
Napoli è in pole position, insidiata a debita distanza da Firenze e Trieste. Tra la candidatura ed il sì ufficiale non ci sarebbero ostacoli: il San Paolo non è un gioiello architettonico ma comunque non è neppure in condizioni drammatiche.
L’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto, è pronta a dare tutte le rassicurazioni alla Figc. Mentre Stefano Caldoro, il governatore della Campania, tende già la mano: «Sono troppi anni che la Nazionale manca da Napoli, deve ritornare il prima possibile. Con la Francia sarà una amichevole di lusso che conserva sempre un fascino particolare. Siamo pronti a schierarci al fianco della Figc». Ovvio che, come per Italia-Spagna poi saltata, tocca al Napoli dare l’ok definitivo. «Ma questa volta il presidente De Laurentiis non dovrebbe avere difficoltà – spiega l’avvocato Colonna – La gara è organizzata per novembre e in quei giorni di sicuro non ci saranno lavori. Per Napoli sarebbe una grandissima serata di sport».
Antonio Juliano di sfide con l’Italia al San Paolo ne ha giocate quattro: «È un’emozione unica – dice – la gente di Napoli ha un rapporto fantastico con la Nazionale. Non a caso ogni volta che c’era una gara importante la Federcalcio sceglieva di giocarla davanti ai napoletani». L’ex capitano del Napoli ha disputato autentici «spareggi», come quello con la Bulgaria (2-0 nel ’68), la semifinale degli Europei con l’Urss e la sfida con la Germania Est nel 1969: «È da un bel po’ che la Nazionale non gioca qui, colpa anche del fatto che i giocatori del Napoli convocati sono sempre molto pochi. Ovvio che si guardi altrove». Il 14 novembre del 1987, contro la Svezia, sono stati addirittura quattro i «napoletani» in campo: Ferrara, Francini, De Napoli e Bagni. «Troppi gli anni senza la Nazionale al San Paolo – dice Fabio Cannavaro – Nel 2006 è stata una gioia incredibile mostrare la Coppa del Mondo che avevamo vinto due mesi prima a Berlino per la prima volta, proprio ai napoletani. Io c’ero e ricordo le lacrime dei tifosi. E poi la sfida con la Francia mi riporta a Berlino, a quella notte magica. Sì, spero proprio che sia il San Paolo ad accogliere questa supersfida». Aria di eterna rivincita, quando ci sono i francesi di mezzo, poi, non è mai un’amichevole.
Il president.V.e dell’Acquachiara, Franco Porzio, campione di pallanuoto, non sta nella pelle: «Una nazionale a Napoli è sempre una bella notizia, che sia di calcio o di qualsiasi altro sport. La nostra è una città capace di dare un affetto unico. Bisogna spingere per questo evento che darà grande visibilità. Napoli meriti questa partita, dal fascino eccezionale». Pino Maddaloni, medaglia d’oro olimpica di judo: «Io da napoletano sono orgoglioso: peccato che non venga più spesso: anche la scorsa estate si parlava di ospitare una amichevole». Insomma, un coro di sì.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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