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L’avvocato Pisani: «Diego viene a Napoli, creerà una fondazione a Scampia»

L’avvocato della stella argentina annuncia il rientro in Italia: «Il 5 aprile sarà all’udienza alla commissione tributaria provinciale»

Diego Maradona a Napoli? Sì. Quando? Al più presto. A giorni forse la settimana prossima. Parola di Angelo Pisani, il legale del Pibe de Oro, che ieri è rientrato in Italia da Dubai annunciato anche l’arrivo di Maradona. Eppure burrascosa fu, ad esempio, l’apparizione di Diego alla trasmissione di Rai Uno «Ballando con le stelle», era il 2007. Gli venne sequestrato il compenso dal Fisco e lui interruppe la sua partecipazione. Ma, allora, mettiamo che Diego tornasse domani? «A Maradona non possono pignorare niente. Non c’è nessuna esecuzione in atto a carico del campione», puntualizza Pisani.
Sono ore intese di schermaglie e trattative in questa venticinquennale vicenda. Con una data certa. Il 5 aprile prossimo udienza alla Commissione tributaria provinciale di Napoli, sede al Centro Direzionale. «Maradona ci sarà – spiega il legale – ma io spero che chiariremo anche prima. E ribadisco: non c’è nessuna condanna né penale né tribuatria, anzi c’è la prescrizione che per i reati tributari è decennale e ne sono passati 25 di anni. Se sarà possibile Diego sarà a Napoli prima del 5 aprile».
A Radio Sport 24 l’avvvocato aggiunge: «Maradona potrebbe tornare anche domattina in Italia, basta che il fisco lo dichiari estraneo a questo grande equivoco che è la sua situazione tributaria». Già organizzata una conferenza stampa, in cui Maradona dirà che non vuole sconti, non vuole favoritismi, il Pibe vuole far capire, rileva il legale «che la situazione è ben diversa da quella prospettata dall’Agenzia delle Entrate. Per problemi di ordine pubblico a Napoli sarebbe difficile, stiamo vagliando le ipotesi Roma e Milano».
Ma Napoli è Napoli. Così Maradona ne annuncia un’altra. Pisani presiede la Municipalità di Scampia. A Dubai ha parlato con Diego. E pronta è stata la risposta. La Fondazione Maradona per l’aiuto ai bambini meno fortunati che la stella argentina sta realizzando con le sue figlie «avrà la sede nazionale italiana a Napoli, nel quartiere Scampia. Ci saranno uffici a Buenos Aires, in altre città del mondo ma a Napoli la sede sarà Scampia», dice Pisani. E nel suo videomessaggio da Dubai anticipato a «Il Mattino» Diego ha dato appuntamento alla gente di Scampia. Chissà che poi non ne nasca anche qualche collaborazione sportiva con il Napoli.
Ma torniamo alla partita da 40 milioni con il Fisco. «Quando ho prospettato questa eventualità di risolvere il problema col fisco, Diego aveva le lacrime agli occhi. È ancora legatissimo alla città – insiste il legale – Non c’è un problema fiscale così grande, Maradona è vittima di un grosso errore. Il Calcio Napoli per lo stesso caso ha fatto ricorso e l’ha vinto nel ’92, non si capisce perché Diego dovrebbe subire un trattamento diverso. Puntiamo ad un ascolto da parte dell’Agenzia delle entrate senza alcun privilegio. È un grande equivoco e lui ha tutta l’intenzione di tornare in Italia già dalla prossima settimana, è un cittadino libero e ha il diritto di farlo. Spiegherà, documenti alla mano, al mondo e alle autorità il paradossale equivoco e l’ingiustizia che per 25 anni lo hanno tenuto lontano dall’Italia. Maradona, libero di circolare in Italia quando vuole, non ha evaso il fisco, esiste una sola sentenza esecutiva del 1994 (Commissione tributaria regionale) dalla quale si evince che nè il Calcio Napoli, nè Maradona (tra l’altro assolto anche in sede penale) come obbligato in solido sono responsabili verso il fisco i cui accertamenti sono stati annullati».
Infine non viene esclusa un’altra azione in questa storia: «L’assurda e ingiustificata pretesa milionaria finirà sui tavoli della Corte Europea dei diritti dell’uomo per veder definitivamente affermarsi la giustizia e l’estraneità di Maradona a tali addebiti».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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