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Lecce – Napoli, in casa dell’avversario

Terz’ultima finale per Mazzarri & Co., appuntamento alle ore 15 allo “Stadio Del Mare” in quel di Lecce. Non sarà di certo una passeggiata, tutt’altro, visto che i Salentini, terzultimi con 35 punti all’attivo, sono pienamente invischiati nella lotta per non retrocedere e sembrano proprio voler “vedere cara la pelle” così come si usava dire in vecchi film western o di avventura. Non a caso tutta la squadra è già in ritiro per poter preparare quella che quasi tutti nell’ambiente leccese definiscono come “la prima di tre battaglie”. Il presidente Pierandrea Semeraro, lo ha detto a chiare lettere: “Contro il Napoli i tre punti ci servono. Giochiamo con un grande avversario e facciamo sempre bene quando incontriamo club blasonati.” Dal canto suo il Mister De Canio avrà il suo bel da fare per mettere in campo l’undici che sfiderà gli azzurri, dovendo rinunciare innanzitutto al suo attaccante più esperto: David Di Michele, il cui campionato è finito, (anche se si attende l’esito del ricorso nel pomeriggio) dovendo scontare ben tre turni di squalifica rimediati per aver schiaffeggiato domenica scorsa César, difensore clivense. Ancora alle prese con il suo infortunio il difensore Alberto Giuliatto non ha preso parte agli allenamenti di queste giornate, tutti rigorosamente a porte chiuse, mentre si sono rivisti Gianni Munari e Guillermo Giacomazzi, quest’ultimo autore di un brutto gesto di nervosismo nella gara scorsa, avendo preso a calci la panchina della sua squadra, subito dopo essere stato sostituito. Incerti anche Andrea Bertolacci, Carlos Grossmuller, Edward Ofere e Simone Sini, che hanno svolto lavoro differenziato.
Sulla panchina pugliese il Napoli incontra una parte del proprio passato, neanche troppo lontano: nel 2001-2001 Gigi De Canio era alla guida degli azzurri nella serie cadetta e, fino a pochissime giornate dal termine rimase in corsa per il quarto posto che valeva la serie A. Altri tempi, altri giocatori nella rosa azzurra tanto è vero che il tecnico di Matera lasciò la panchina della società allora guidata da Naldi con la frase “Non posso fare le nozze coi fichi secchi” e rinunciò ad altri due anni di ben remunerato contratto. Una situazione che, stranamente, curiosamente, ricorda fatti scottamtemente attuali in casa azzurra: un altro tecnico, un altro presidente…
De Canio oggi si dichiara “Simpatizzante del Napoli perché autentico uomo del Sud” e proprio per la stessa ragione desideroso di salvare il Lecce dalla retrocessione. Il Mister dagli occhi di ghiaccio ha grinta da vendere e ha saputo trasmetterla ai suoi giocatori. La squadra azzurra ben se lo ricorda, visto che all’andata ci vollero ben due prodezze per spuntarla: il gol di Cavani, ma non solo: anche il miracolo difensivo di Gianluca Grava che salvò in scivolata sulla linea di porta un pallone già involato in rete alle spalle di De Sanctis. 
La grinta, il non arrendersi mai è insomma il comune denominatore delle due compagini, frutto del carattere volitivo di entrambi i tecnici. Tranne le posizioni di classifica Lecce e Napoli hanno molto in comune. 

Servizio a cura di Maria Villani

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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