Nel pregara di Juve-Parma, il dg bianconero Beppe Marotta non ha voluto rispondere alle ‘provocazioni’provenienti da altri club: “Sulle dichiarazioni di Zeman, di Mazzarri, preferisco passare sopra, perchè altrimenti si innescano dei meccanismi in cui ogni volta che c’è l’occasione si creano dei pretesti di polemica e penso che sia giunto il momento di rendere queste dichiarazioni più che stucchevoli. Per il resto comprendo anche l’amarezza di Conte, perchè evidentemente sono sette mesi che su di lui c’è una spada di Damocle. Soprattutto quello che è più clamoroso è il fatto che sia stato assolutamente assolto per quella che era un’accusa infamante per chi è nel calcio. Da questo punto di vista si è innescata quella conferenza stampa in cui si è lasciato andare a sentimenti razionali che hanno poi avuto modo di essere molto diretti. Ma credo che tutto sia rientrato nel regolamento, nel senso che non ha offeso nessuno, ha esternato i suoi sentimenti, credo comprensibilissimi, alla luce di quanto gli è successo. La mia opinione da uomo di calcio, da persona che è in questo mondo da 30 anni, è quella di richiedere una riforma immediata della giustizia sportiva, perchè è evidente che la posta in palio è altissima quando si parla di allenatori professionisti, di giocatori, che comunque sono anche degli assetti fondamentali nell’azienda. Considerate che l’eventuale squalifica di giocatori come Pepe e Bonucci avrebbe portato ad una svalutazione di circa 25 milioni di patrimonio. Un danno irreparabile per un’azienda. Ma al di là di questo, ci sono dei contenuti umani che vanno rispettati. Quindi quando si tocca quella che è l’onorabilità e la professionalità di un allenatore che fa di questa professione un suo motivo di vita, evidentemente bisogna essere certi della condanna”.
Fonte: TMW
La Redazione
P.S.
