Le ultime ombre cinesi si dissolvono nella schiacciata strappata dal ping-pong a distanza con la «Vecchia Signora» e mentre lo stress da prestazione comincia a modificare i connotati ed a rimuovere pure quel velo d’abbronzatura, Palermo-Napoli annuncia che da stasera si farà sul serio: il Walter Mazzarri anno quarto ha smesso gli occhiali e però sa bene dove puntare e in quell’orizzonte (azzurro) c’è un’asticella da lasciare ondeggiare. «Puntiamo come sempre in alto, il più in alto possibile» . Su, più su.
Mazzarri per lei come comincia questa stagione?
«Con una bella novità, quella panchina lunga. Sono molto contento della decisione della Federcalcio: la proposta di De Laurentiis ha avuto riscontri e per noi tecnici è un piacere poter portare in campo ragazzi altrimenti destinati alla tribuna. Una grande innovazione».
Non è una novità chiederle di mercato…
«L’unica casella vuota è a destra. Penso che arriverà un altro calciatore, che andrà ad aggiungersi ad El Kaddouri, appena arrivato. Sono curioso di scorpire le sue qualità e aiutarlo a crescere. E’ un talento giovane che viene a completare l’organico».
Non sa di nuovo neanche ricordarle che Carrera le ha augurato di vincere quanto lui ha vinto da calciatore.
«Si vede che parla da ex giocatore e comunque per me la chiudo qua. Poi un giorno se vorrà potrà rispondergli Frustalupi, il mio vice».
Al debutto è inevitabile la curiosità: ma dove potete arrivare?
«Io penso alla partita scudetto e lascio che siate voi a fare le griglie. Non mi pongo l’assillo degli obiettivi, né faccio proclami: cercheremo il massimo, sempre,
poi tireremo le somme».
Ma la sua cima qual è?
«Io non so dove arriveremo, resto un uomo pratico».
Subito il Palermo…
«Le insidie sono tante. Giochiamo contro un’avversaria guidata da un allenatore bravissimo e su un campo difficile, dove abbiamo avuto sempre vita difficile».
Ripartite senza Lavezzi e Gargano.
«E con un feeling con i tifosi che deve rinforzarsi ulteriormente. Ho fiducia in Pandev e in Behrami, abbiamo ritrovato Donadel che nella Fiorentina di Prandelli ha avuto un peso nella partecipazione in Champions. Faremo bene, ce la giocheremo sempre».
E’ subito la partita di Insigne.
«Ha dimostrato di saper gestire le emozioni. Ho la sensazione che sia forte dentro. E’ vero che le partite di campionato sono diverse dalle amichevoli, ma lui si è presentato bene».
Alle spalle di Cavani…?
«Può giocare Pandev, che è un grande e che a Palermo ci mancherà tanto; ho provato e intendo farlo ancora Vargas, che solo per sfortuna non ha trovato il gol in questa fase della stagione».
La sua classifica a mercato quasi chiuso .
«La Juve si è rinforzata ancora; e l’Inter ha acquistato e bene; la Roma per me era già forte e ora lo è di più; la Lazio ha cambiato allenatore ma è la stessa; e poi mi piace la Fiorentina».
A proposito, le nuove norme impongono calma ai tecnici; e però per il momento va in panchina…
«Avrei preferito riavere i miei tre caliatori, ma lasciamo perdere, ormai Pechino è lontana. L’unica gara persa, ma quando eravamo rimasti in nove».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro