NAPOLI – Un’associazione «no profit», nata da sei mesi, ma che conta già numerosi sostenitori nel mondo dello sport e tra sportivi comuni. L’associazione si chiama «Mille culure», in riferimento alla canzone di Pino Daniele, e si propone di adoperarsi per Napoli ed i meno abbienti; per l’immagine della città ed il rilancio delle strutture sportive cittadine. L’idea venne qualche mese fa all’olimpionico Diego Occhiuzzi ed a lui si sono accodati subito altri sette campioni napoletani di varie discipline sportive: da Ciro Ferrara (calcio) a Massimiliano Rosolino (nuoto), da Pino Maddaloni (lotta) e Patrizio Oliva (boxe); da Pino e Franco Porzio (pallanuoto). Sono in sette, quanti i colori dell’arcobaleno. «Volevo fare qualcosa per Napoli ed i napoletani – ha spiegato Occhiuzzi – un progetto che attraverso lo sport potesse restituire il contributo ricevuto dalla città», ha spiegato Occhiuzzi, un argento e due bronzi nella sciabola a Pechino 2008 e a Londra 2012.
CIMELI – L’altra sera si sono trovati tutti a Villa D’Angelo per partecipare all’asta dei cimeli messi a disposizione dagli sportvi di «Mille culure» a favore dei giovani più disagiati: da Aldo Montano, al tecnico Sirovic, ad Imma Cerasuolo e Manuela Migliaccio. Il prossimo appuntamento è per il 29 luglio quando verrà affidato ad Occhiuzzi il centro polifunzionale di Soccavo alla presenza del presidente del Coni, Malagò ed il sindaco De Magistriis.
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
