Classico azzurro. Vestito modello titolarissimo, per la pomeridiana con l’Atalanta. Spezzato, però, nel senso che rispetto alla mise totem di Mazzarri mancherà un elemento: Inler, questa volta sostituito da Dzemaili. Poi, torna Cannavaro e torna anche Pandev, rispetto alla partita di Verona con il Chievo. Ma il ritorno più atteso dal tecnico, facciamo da tutto il popolo tinto d’azzurro, è un altro: quello alla vittoria.
TRENO DIRETTO – E allora, operazione-Atalanta. Missione possibile, altro che storie, che probabilmente il Napoli di un mesetto e mezzo fa avrebbe regolato con una certa nonchalance. Sì, fino alla partita con il Catania – quella dell’ultimo successo datato 2 febbraio – gli azzurri avevano marciato a regime altissimo, e i sogni di gloria screziati di bianco, rosso e verde sembravano davvero realizzabili. A un centimetro. Anzi potenzialmente a due (punti), prima del pareggio con la Samp. Poi, il calo. Il mezzo crollo culminato con la sconfitta di sei giorni fa con il Chievo che, però, non ha permesso alle inseguitrici, Milan in testa, di spodestare il Napoli dal secondo posto. L’obiettivo primario, fermo restando l’imponderabile, è proprio la seconda posizione: il treno diretto, l’altissima velocità per la fase a gironi della Champions. Che significa tanto: per il prestigio, le prospettive e gli introiti.
LA RIUNIONE – Mazzarri ne è perfettamente consapevole. Ed è quanto ha detto e ripetuto alla squadra in questa settimana, nel corso degli abituali colloqui individuali e collettivi. Un altro, l’ennesimo, è andato in scena ieri in campo, prima dell’inizio dell’allenamento: il tecnico sa che l’aspetto psicologico, in questa fase, è di primaria importanza, perché il Napoli non può essere scoppiato all’improvviso in tutti gli interpreti – fermo restando qualche fisiologico o inatteso calo personale -, e la squadra che tutti, numeri compresi, accreditavano come la vera antagonista della Juve, non può essere naufragata in poche settimane. E allora, lucidare la mente e i pensieri, prima ancora dei muscoli. Operazione che l’allenatore azzurro ha portato avanti sin dalla prima seduta della settimana.
LE SCELTE – Per quel che riguarda la fase tecnica e tattica, poi, come di consueto nelle settimane tipo, il venerdì del centro sportivo di Castelvolturno ha offerto un allenamento piuttosto leggero, dopo una settimana a ritmi sostenuti, con la parentesi cruciale delle prove tattiche. Prove che hanno confermato l’intenzione di promuovere Dzemaili, al fianco di Behrami in mediana, al posto di un Inler apparso in affanno nelle ultime partite. Riposerà, lo svizzero-turco; come Insigne: rispetto al tridente di Verona, con il genietto scugnizzo al fianco di Cavani, domani con l’Atalanta toccherà a Pandev. Alle spalle della coppia mista, uruguagio-macedone, il terzo uomo. Il terzo straniero: Hamsik, come sempre del resto. In difesa, rientra capitan Cannavaro dopo la squalifica, e ai suoi fianchi, nel tris centrale, agiranno Campagnaro e Gamberini. Ha lavorato ancora a parte, Britos, in ripresa ma ancora da valutare dopo l’intervento alla mandibola cui è stato sottoposto per la frattura rimediata nel corso della sfida con la Juve.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
