A un certo punto, messo quasi in un angolo dai cronisti, Vincenzo Montella se ne esce con un sorriso e una battuta: «Va bene, se volete vi faccio prendere Cavani. Lui sì che lo porto qui volentieri». L’Aeroplanino sa che il punto rimediato contro il Napoli è uno punto d’oro. Non lo nega. «Abbiamo dimostrato grande carattere ed esperienza gestendo al meglio le poche energie che ci erano rimaste dopo lo sforzo contro la Roma. Sono contento, non riuscire a perdere quando si gioca contro il Napoli è sempre una cosa positiva. Poi, in fondo abbiamo rischiato di perdere solo nell’occasione del colpo di testa di Pandev. Per il resto abbiamo giocato alla pari». Lo dice, ma in fondo non ci crede poi così tanto. Perché poi, quando gli si chiede se è veramente la squadra di Mazzarri l’anti-Juve l’ex ragazzo partito da Castello di Cisterna, stringe le spalle al collo. «Se vogliono lottare per lo scudetto, gli azzurri avrebbero dovuto fare qualcosa di più contro di noi. Soprattutto quando hanno compreso che eravamo in difficolta».
Montella è fatto così. Poche parole, quasi sempre con una smorfia di garbo ma non nasconde mai il suo pensiero autentico. «Però un rimpianto ce l’ho anche io: chissà come sarebbe andata a finire se Behrami fosse stato espulso per quel fallo di mano. Secondo me doveva essere sanzionato, anche perché quello era stato il metro di giudizio dell’arbitro fino ad allora. Poi evidentemente ha cambiato». Evita di mettere a confronto diretto il «suo» Jovetic con il grande Cavani. «Non lo so se deve arrivare un altro attaccante, non tocca a me dirlo né fare nomi. Però se proprio ne volete uno, dico che se Cavani viene da noi io sarei davvero molto contento». Una battuta. Solo quella.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
