La chiameranno presto zona-Napoli, altro che Cesarini. L’ultimo quarto d’ora del Napoli sta diventando il segreto del successo, il compimento del miracolo, il raggiungimento della missione impossibile che diventa possibile. Lo dicono le statistiche: dal 75esimo fino al fischio finale la squadra di Mazzarri ha costruito il suo tesoretto: il terzo posto dopo 11 giornate di campionato.
11 gol dei 18 totali. 8 punti su 21. Senza quell’ultimo “quarto d’oro” in cui il Napoli esplode, la squadra sarebbe nei bassifondi del tabellone. L’ultima volta è successo a Cagliari con la fuga per la vittoria di Lavezzi. All’ultimo respiro 3 punti in cassaforte e il sorpasso sull’Inter. Più 2 rispetto allo score del 75esimo.
Per trovare nei tabellini il primo spunto finale atterriamo sulla seconda giornata quando Cannavaro segna al San Paolo il gol del momentaneo sorpasso al Bari a 3 minuti dalla fine. Ma cambia poco negli esiti della partita perché un minuto dopo pareggia Castillo.
Più fruttiferi i gol nel finale della terza giornata, quando la Sampdoria, in vantaggio con Cassano al 78esimo, viene superata da Hamsik e Cavani con il loro formidabile 1-2 in 3 minuti dall’83esimo all’86esimo. Napoli debordante nell’ultima fase di Cesena-Napoli. Lavezzi al 72esimo pareggia il gol di Parolo, poi nell’ultimo quarto d’ora esplodono Hamsik e Cavani (doppietta). Altro gol in extremis arriva contro la Roma: è l’autorete di Juan che arrotonda il punteggio sul 2-0, inutile ai fini del bottino in classifica come lo splendido gol di Lavezzi contro il Milan, servito solo a rendere meno doloroso il KO.
Due punti guadagnati invece nel finale di Brescia: sempre Lavezzi, al minuto 78 per il gol-vittoria al Rigamonti. La storia prosegue con Cavani, 2-0 al Parma a sei dalla fine e, infine, con l’ultimo show di Lavezzi, quello di Cagliari.
Altro che stanchezza da eccessivo numero di impegni. Il Napoli in campionato ha energie inesauribili malgrado gli impegni faticosi dell’Europa League. Lotta e segna fino alla fine. La Lazio è avvisata.
LA REDAZIONE
