Ai microfoni di Radio Marte ha parlato Giovanni, uno dei tifosi aggrediti all’esterno dello Juventus Stadium. Di seguito quanto evidenziato da Iamnaples.it:
“Non è calcio, non c’entra il calcio. Siamo andati a piedi allo stadio, una cinquantina di noi. Era verso le 17,30 ed eravamo fuori lo stadio. Mezz’ora dopo abbiamo cominciato a sentire dei petardi. All’improvviso una trentina di persone, con le maglia con la scritta Drughi, con la bandiera italiana. Hanno cominciato a lanciarsi le bottiglie. È arrivata una pioggia di bottiglie di vetro. Mio cugino gridava di scappare. Affianco a me c’era un napoletano a terra, picchiato da un tifoso della Juve che voleva strappargli la sciarpa. Io non ce l’ho fatta e ho spinto il tifoso della Juve. nella confusione lui credeva che fossi un poliziotto ed è scappato via. Questa scena mi rimarrà impressa. Persone handicappate schiaffeggiate e umiliate. Denti rotti, occhiali rotti. Lancio di bottiglie verso padri col passeggini. È inaudito. Denuncia alla Polizia? Non erano preparati. Erano 4 di loro e si sono rifugiati nella loro camionette. Siamo noi che li abbiamo chiamati, e sono intervenuti dopo 10 minuti, quando è arrivata la Digos. Un’ultima cosa. Noi stavamo senza sciarpe. Altri due napoletani sono passati davanti a me con la sciarpa. Mi ha fermato un torinese, credendomi uno del posto. Mi ha detto queste testuali parole ‘mi sa che oggi a Torino l’aria è inquinata’”
La Redazione
G.D.S.
