Primo tempo ricco di emozioni con il Milan padrone del campo ma sterile in avanti. E’ soprattutto Balotelli a provarci dalla lunga distanza, il Catania gioca di rimessa. E sono proprio gli ospiti che passano: 29′ minuto, punizione sulla trequarti di Lodi e stacco imperioso di Legrottaglie che batte Amelia. La reazione rossonera è vemente. E’ Frison il vero protagonista di questo primo tempo: prima è bravissimo su Nocerino poi è miracoloso su Boateng, deviando il sinistro del ghanese sulla traversa. Il Milan non ci sta ed ancora l’estremo difensore catanese è bravissima a neutralizzare una conclusione di Flamini dopo un flipper nell’area piccola. Non può nulla però al 40′: cross di Abate, sponda di petto di Boateng per l’accorrente Flamini che fa partire un preciso diagonale che vale il pareggio. La ripresa il ritmo cala, ma è solo una sensazione. Minuto 65, break di Izco che lascia a Barrientos, delizioso l’assiste per Bergessio che con un tocco sotto riporta gli etnei in vantaggio. Milan che subisce il colpo, Allegri corre ai ripari inserendo Pazzini per uno spento Nocerino. Sarà la mossa decisiva. Al 74′ Balotelli lascia partire un destro fortissimo, Frison non trattiene ed è proprio il pazzo a ribadire in gol, è 2-2. Il Catania non ci sta: Gomez viene steso al limite da Boateng ma l’arbitro lascia correre, ripartono i rossoneri e Montolivo serve un gran pallone ad El Sharaawy, Frison è bravissimo ma è ancora Pazzini in tap-in a firmare il vantaggio. Proteste vementi dei calciatori del Catania per il contatto tra Prince ed il papu. La partita è viva ed ancora Bergessio ha la clamorosa palla per il 3-3 ma colpisce male e la sua conclusione finisce alta. Proprio allo scadere Izco atterra Balotelli, calcio di rigore. E’ proprio l’attaccante della nazionale italiana a siglare il definito 4-2. Vittoria importantissima in chiave Champions per il Milan che ristabilisce le distanze con la Fiorentina, oggi vittoriosa in quel di Genova sponda Samp. Catania che meritava sicuramente qualcosa in più e che forse dovrà dire addio ai sogni Uefa.
A cura di Luigi Curcio
