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«Pocho addio, ora serve un top player»

Il parere di Pasquale Sommese, Luciano Marangon e Barbato De Stefano sul dopo-Lavezzi

Con la partenza di Lavezzi si chiude un ciclo del Napoli contemporaneo e si va delineando una nuova  stagione con assetti e meccanismi soltanto all’apparenza simili a quelli vissuti in questi ultimi cinque anni.  La bozza del contratto è lontana solo qualche ora dalla stesura definitiva e già dilaga il toto-nome per  conoscere il sostituto del Pocho alla corte di De Laurentiis. Vedere partire un campione, diventato tale in casacca azzurra, fa male e questo dolore potrebbe essere alleviato soltanto dall’arrivo di un nome  altisonante o quantomeno promettente. Fino ad ora però si sono fatte solo ipotesi che non sono sembrate  potersi concretizzare. Tra top player e giovani talenti si sta innescando  una babele di opinioni e teorie che  fanno piombare il futuro del Napoli in una grande confusione. Cerchiamo di tirare le fila con tre tifosi  d’eccezione che seguono con molta attenzione le sorti della squadra del cuore

PASQUALE SOMMESE L’assessore Regionale è sempre in prima linea al San Paolo e parla con piacere di calcio, un argomento leggero che lo appassiona pesantemente: «Bisogna continuare a programmare ma con più audacia. Il Napoli fino ad oggi è stato gestito in modo eccezionale con un equilibrio perfetto tra  bilancio e obiettivi da raggiungere. Ora, però, il gioco si fa duro. Arrivare a competere a certi livelli comporta spese più onerose per il club di De Laurentiis che deve accettare questa sfida con la consapevolezza che spendere di più per un giocatore o per un ingaggio potrebbe sembrare un azzardo ma  che in poco tempo si potrebbe trasformare in un successo e quindi in un ritorno in denaro. Riguardo poi ai  nomi che circolano in questi giorni io non vorrei soffermarmi su nessuno in particolare ma vorrei schierarmi sulla strategia da seguire. Puntare sui giovani è giusto ma per restare ad alti livelli non può essere  certamente l’unica scelta da fare. Ormai il palato dei tifosi è diventato esigente e l’unico modo per soddisfarlo è regalargli un giocatore che possa fare la differenza. A questi livelli servono certezze e con i trenta milioni che si dovrebbero incassare per Lavezzi qualche certezza si può comprare. Basta con gli accantonamenti è arrivato il momento di spendere»

LUCIANO MARANGON L’ex difensore azzurro chiede un top player: «Il Napoli ha iniziato bene il suo  mercato aggiudicandosi Pandev. Ovviamente non è il sostituto naturale di Lavezzi ma è comunque un calciatore abituato a giocare ad alti livelli e che con Mazzarri ha trovato una seconda giovinezza. Adesso serve aggiudicarsi altri tre giocatori di alto livello tra cui un sostituto del Pocho. Si fa tanto il nome del  giovane Insigne ma credo che non sia la pedina adatta. È forte ma deve ancora confrontarsi con un campionato come la Serie A. Quando parlo di un colpo di mercato mi riferisco a giocatori come Palacio,  ormai in nerazzurro, oppure Hernanes della Lazio, che sono in grado di cambiare una partita. Subito dopo metterei mano alla difesa. Sul palcoscenico italiano non vedo prede appetitose in questo reparto, una buona scuola è invece quella inglese che sta allenando fin da piccoli dei centrali alti e muscolosi che potrebbero rigenerare la retroguardia azzurra. Un altro mercato interessante è sempre quello argentino. Non si sbaglia mai visto che sono calciatori che si sono sempre adattati facilmente al nostro calcio. A centrocampo, infine, si sente con insistenza il nome di Cuadrado. È un giocatore che è cresciuto molto nel Lecce, ma Pozzo spara sempre prezzi troppo alti per vendere i suoi piccoli gioielli».

BARBATO DE STEFANO Di parere opposto l’attore-cantautore napoletano che ha composto l’inno “Napoli  vincente”: «Pandev è stato un acquisto importantissimo. Il macedone meritava la riconferma dopo un’annata eccezionale. Il prossimo passo sarà quello di portare Insigne a Napoli che avrà la possibilità di crescere all’ombra di campioni come Cavani e Hamisk. Da napoletano, essere osannato al San Paolo credo sia qualcosa che possa far scattare una rabbia, una voglia di vittoria, che magari in altri giocatori potrebbe mancare. Credo che in questo contesto lui possa pian piano sostituire Lavezzi, invece sono convinto che il Napoli abbia più bisogno di un vice Cavani, visto che quando il matador è stato assente i suoi gol sono  mancati. Comunque  l’affare Lavezzi non è ancora concluso anche se volendo lui stesso andare via sia  meglio così per tutti».

Fonte: Il Roma

La Redazione

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