Radio Rai, Repice: “Difficile intervenire sul mercato, chi ha i grandi giocatori se li tiene. Su Gabbiadini…”

Francesco Repice di Radio Rai è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia La Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Su Sarri e sul periodo del Napoli? Quelli che lavorano in campo sono tutti bravi, lo hanno dimostrato sul campo. A certi livelli sono le capacità gestionali a fare la differenza. I Mourinho, gli Ancelotti e i Guardiola non stanno tanto lì a guardare alla tattica se non in fase di preparazione ma guardano alla gestione quotidiana del gruppo. Questi cinque giorni sono di fuoco non solo per il Napoli ma anche per Roma e Juventus sia per il campionato che per l’Europa. Sono settimane cruciali, chi perde terreno difficilmente recupererà. Gabbiadini? La cattiveria è come il coraggio, chi non ce l’ha non può darsela. Essere cattivi sotto porta significa sfruttare il grande numero di occasioni create, i grandi attaccanti ce li hanno in pochi e chi ce li ha se li tengono stretti. L’errore sta proprio qua, il Napoli l’attaccante ce l’aveva eccome. Se non sei cattivo sotto porta significa che non sei una punta in grado di far tanti gol. Gabbiadini ha il tiro e la preparazione al tiro tra i migliori in A, ma è altrettanto vero che una punta centrale non può puntare gli avversari da lontano e tirare da lontano. Devi far gol in area. Le parole dell’agente di Gabbiadini? Non suonano benissimo, magari sono anche un invito a Sarri a guardare a soluzioni tattiche diverse. L’allenatore non può spiegare i movimenti della prima punta ad un ragazzo che ha già esperienza anche in Nazionale, sono basi che deve avere lui. Entrare nella testa dei calciatori invece è più complicato. Le partite del weekend? Mi aspetto una Juventus rabbiosa domani sera, la Juve ha problemi oggettivi nella tenuta del reparto difensivo dati dall’età e dalle tre competizioni. In mezzo a campo la Juventus non ha più superiorità numerica, non fa più 3-5-2, e lì nascono i problemi. In più gli uomini a centrocampo non sono quelli di due-tre anni fa. La Roma non può sbagliare il derby, il problema dei giallorossi è proprio quello di sbagliare spesso queste partite.”