NAPOLI – Tutto è nato dall’istinto naturale che anima De Laurentiis. Quell’istinto che a volte lo porta ad apparire eccessivo ma che spesso si rivela provvidenziale, opportuno, lungimirante. Sabato notte, appena s’era intuito che l’infortunio di Mesto non si trattava di cosa di poco conto, il presidente del Napoli convocò i collaboratori dello staff tecnico e cominciò a chiedere. Come usa fare lui. Con fermezza. Con toni decisi ed autoritari. «Possibile che non ci sia una lista di giocatori liberi da prendere un difensore prima di gennaio? Perchè non vediamo se c’è qualcuno che possa fare al caso nostro?» . Era emergenza piena: fuori Zuniga, fuori Britos, fuori anche Mesto. Immediata la ricerca della lista di svincolati in Italia ed all’estero da parte del management tecnico del Napoli, direttore sportivo e tutto l’apparato del settore scouting. Ed il giorno dopo, di domenica, c’era già il quadro completo dei calciatori europei sprovvisti di contratto. Uno di questi avrebbe fatto al caso del Napoli ma era fermo da maggio scorso. E viaggiava verso i trentacinque anni. Ma era uno che Benitez conosceva bene, l’aveva avuto al Valencia da gennaio a giugno 2003: Anthony Reveillere, nato a Douè la Fontain, il 10 novembre del 1979, cresciuto nel Rennes e poi esploso nell’Olympique Lione dopo essere passato per pochi mesi al Valencia . «Mister che ne pensa?», «Rafa che dici, sarebbe il caso di…?». Interpellato, Benitez non rispose né sì, né no. S’attaccò al telefono e chiamò il giocatore. Voleva sincerarsi delle sue condizioni fisiche. Reveillere s’era rotto il legamento del crociato a novembre del 2008 ma aveva giocato fino a maggio scorso senza sottoporsi ad intervento chirurgico. Un caso singolare. Reso possibile dalla buona struttura muscolare del difensore francese. «Sì, mister, nessun problema. Mi sto anche allenando. Se avete bisogno, ci accordiamo sull’ingaggio ed arrivo», la risposta di Reveillere. E dopo l’ok dell’allenatore s’è messa in moto la pratica di una trattativa che definire lampo sarebbe riduttivo. Ieri, dopo che aveva superato le visite mediche Roma e sottoscritto un contratto di soddisfazione reciproca (con una base e bonus vari fino ad arrivare a circa un milione e mezzo di euro) si è precipitato a Castelvolturno e si è anche allenato agli ordini del preparatore atletico Paco de Miguel.
ESPERIENZA DA VENDERE – Non è nel pieno delle sue risorse atletiche ma Reveillere può vantare 595 partite in carriera tra cui 77 in Champions League e potrà garantire in caso di necessità una buona alternativa in difesa. Il difensore francese, che vanta nel suo palmares 5 titoli di Ligue 1 e 7 coppe , infatti, è in grado di districarsi sia sugli esterni (un destro naturale che si cimenta anche dall’altro lato) che al centro grazie alla sua struttura fisica. E’ chiaro che si tratta di un rimedio all’emergenza ma potrebbe rivelarsi utile nell’immediato dal momento che conosce già i dettami tattici di Benitez. Dopo l’infortunio al crociato ha giocato, poi, con buona continuità ed ha fatto parte anche della nazionale francese (ultima partita giocata, il 7 settembre 2012 in Finlandia, vittoria dei transalpini per uno a zero). Insomma, un «usato sicuro» e garantito dal tecnico.
FELICE COMPLEANNO – Proprio domenica Reveillere festeggerà il compleanno e regalo migliore non poteva arrivargli. Ieri il difensore era contento di essere approdato a Castelvolturno e di aver rivisto Benitez: «Sono felice di essere arrivato a Napoli e ringrazio il presidente De Laurentiis di avermi accolto in un grande club», ha detto. Ha preso il numero «2» di maglia. Ed ha svolto anche il primo allenamento. Lo scorso campionato di Ligue 1 aveva collezionato 27 presenze realizzando un gol all’Olympique Marsiglia (vittoria esterna del Lione per 4 a 1). Sarà disponibile dopo la sosta che arriva quantomai opportuna per completare la tabella di lavoro già stilata da Paco de Miguel.
Fonte: Corriere dello Sport
