Nulla è precluso. E’ il momento più difficile ora. Tra i momenti più difficili di tutta la nostra storia. Si ragazzi, perchè siamo obbligati a batterci ora come non mai. I giocatori più forti giocano con i nostri avversari, i media giocano con gli avversari, la maggioranza dell’Italia tifa per i nostri avversari. L’esperienza è dalla parte dei nostri avversari, così come ogni l’abitudine a vincere e l’abitudine ad ogni pressione mediatica. Hanno vinto tutto i nostri avversari. Scudetti, champions league, campionato del mondo, e le geometrie che disegna la vita spesso sono illeggibili e oscure proprio quando ti sono davanti e ti obbligano a cambiare. Ti obbligano a guardarti in faccia. A guardare ogni singola ruga del tempo che passa.
Lo stesso tempo che ci ha dato l’inferno per tanti anni della nostra storia e all’inferno o si muore o si risorge più forti di prima.
Noi non siamo morti, e siamo qui. Ad un passo dalla nostra stessa luce e da ogni nostro limite. A sfidare chi ha vinto tutto.
Otto partite alla fine. Alla fine ci saranno applausi, i ma ed i perchè si confonderanno in un futuro tutto in divenire. Ma non è ancora la fine e non è ancora il momento degli applausi. E’ il momento di combattere. Minuto per minuto. Centimetro per centimetro. Attimo per attimo.
Altro non conta. Il passato è solo un’idea remota ed il futuro non si fa leggere.
Carpe diem. L’orizzonte è ora ed aspetta di farsi scoprire nel luogo dove siamo stati chiamati a combattere. E’ ora di battersi. Avanti!
Alessandro Tullio e Gaetano Savastano del gruppo Amo Il Napoli Calcio
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