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Rigori ed errori la Juve Stabia va in tilt al Menti

Ciampi nega un penalty ma lo concede agli ospiti

Bocciata. La Juve Stabia fallisce la prova di maturità contro un Novara giunto al Menti col piglio della grande squadra, a dispetto di una classifica che parla di lotta salvezza. Aveva avvisato tutti, per la verità, Piero Braglia in settimana: occhio ai piemontesi, vittoriosi nell’ultima trasferta ad Empoli, ma nessuno avrebbe mai immaginato un tracollo di queste dimensioni dopo l’exploit di Vicenza. Troppo brutta per essere vera la Juve Stabia vista in campo al Menti. Una prova incolore quella dei gialloblù, partiti in sordina, sotto di un gol nel finale di primo tempo, incapaci di raddrizzare la gara nonostante lo spunto di Verdi che consente a Caserta di riaccendere le speranze. Da rivedere la retroguardia dove, con Murolo in giornata no, l’assenza di Scognamiglio, finito in tribuna, si è sentita, eccome. A centrocampo il cuore di Caserta, sceso in campo nonostante qualche problema fisico (a fine match sarà accompagnato in ospedale per un lieve malore) non basta.
Suciu, che non brilla come a Vicenza e Mezavilla un po’ sottotono, non riescono a fornire il giusto apporto a Cellini, troppo solo in avanti. Ci prova Verdi con qualche spunto interessante, ma non basta ad evitare il tracollo. Aglietti conferma di conoscere fin troppo bene l’ex maestro ai tempi della Rondinella, imbriglia la squadra di Braglia con una gara accorta, ed è il suo Novara ad avere le occasioni più pericolose, bravo a capitalizzare gli errori degli avversari, raccogliendo tre punti che pesano sulla classifica e nella lotta salvezza. I primi pericoli sono tutti per Nocchi che su Seferovic e Lepiller (9’ e 15’) fa buona guardia. La Juve Stabia si fa vedere, invece, dalle parti di Bardi solo dal 20’ con Mezavilla che in mischia impegna l’ estremo del Novara, e con Verdi che (28’) ci prova dalla distanza. Al 35’ veementi le proteste stabiesi per un presunto tocco di mani in area da parte i Buzzegoli su tiro-cross di Acosty. Sul ribaltamento di fronte la doccia fredda: cross di Gonzales dalla sinistra, Lepiller è tutto solo a due passi da Nocchi, troppo facile depositare di testa in rete per il vantaggio ospite. La ripresa è vibrante. Braglia prova a mischiare le carte, arretrando Mezavilla su Seferovic, con Caserta avanzato in linea con Acosty e Verdi. Aglietti risponde spostando sull’esterno del Ghana, Crescenzi, e la mossa si rivelerà vincente. Appena quattro minuti ed il Menti esplode. Punizione di Buzzegolli, il signor Ciampi ravvede un fallo di mani in barriera e concede il rigore che Gonzales trasforma con freddezza. Nocchi evita il tracollo all’11’, quando neutralizza di piede l’affondo di Seferovic.
Un minuto appena e Verdi inventa letteralmente l’apertura con tocco a smarcare Caserta. Il capitano non si lascia ipnotizzare da Bardi e riapre i giochi. La Juve Stabia ci crede, ed allora dentro Bruno (per Mezavilla) e Zito (per Verdi) per il 4-4-2 che tanti risultati aveva portato lo scorso anno. Il finale, però, è da film horror. Almeno per i colori gialloblù. Al 24’ Buzzegoli guadagna un corner su punizione dal limite. Schema perfetto con passaggio filtrante per Gonzales che a due passi da Nocchi prova a trovare un compagno sul palo opposto, irrompe Figliomeni, ma nel tentativo di sventare deposita in rete. Al 27’ Nocchi rovina quella che era stata comunque una buona prestazione. L’errore sul corto rinvio consente a Fernandes si lanciare Seferovic che, tutto solo a tu per tu con l’estremo stabiese, lo trafigge con un pallonetto preciso. La Juve Stabia prova a metterci il cuore, ed al 38’ trova anche il gol con Bruno, bravo a ribadire in rete in mischia dopo il tentativo di sfondamento di Cellini, ma serve solo a rendere il boccone un po’ meno amaro. Dopo l’euforia per il quinto posto conquistato a Vicenza, la Juve Stabia torna con i piedi ben saldi a terra.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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