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RILEGGI IL LIVE – Behrami: ”Non segno da anni, ma non mi dispero. Schar? Lo consiglio. Se resto? Dico che..’

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22.30 La nazionale – “Mi sento kosovaro ma, ovviamente, anche la Svizzera è casa mia. La nazionale? Quest’anno sarà un mondiale nuovo per me: in genere partivamo sempre sfavoriti. Perdi la prima e quindi, già a partire dalla seconda gara del girone, sembra stia giocando una finale. Stavolta, però, abbiamo una squadra più forte che in passato e credo di poterci togliere qualche soddisfazione. Schar? Un signor difensore: lo consiglio anche al Napoli.” 

22.23 Behrami e l’azzurro – “In genere, nella mia carriera, mi è sempre piaciuto cambiare aria per conquistare ambienti dove, magari, a primo acchito, venivo accolto da scetticismo. Qui, però, ho ancora molto da dare e credo che ci sia ancora qualche soddisfazione da togliermi in azzurro prima di pensare ad un’eventuale cessione.” 

22.15 Io, Valon –Nella vita sono molto tranquillo, a differenza di quello che può sembrare in campo. Quando sono nervoso preferisco tacere, quando invece sono di buon umore riesco ad essere molto solare ed a dare un sorriso anche a chi mi circonda. Prima che nascesse mia figlia, portavo le giornate storte del calcio anche a casa: dopo una gara come quella di ieri, ad esempio, avrei avuto il broncio tutta la sera. Invece quando vedo mia figlia tutto mi si addolcisce intorno: credo di essere un padre premuroso e amo molto la mia famiglia. La Svizzera? E’ importante, per me, onorare la maglia della nazionale elvetica perché, anche se non sono svizzero di nascita, devo molto alla nazione che, a 10 anni, mi ha accolto a braccia aperte quando a casa mia c’era la guerra. Il mio arrivo a Napoli? Ero a Firenze, una piazza comunque importante, ma Napoli è Napoli. Una piazza unica nel suo genere. Lo scetticismo al mio arrivo? E’ ovvio che i tifosi fossero ancora affezionati a Gargano, che aveva meritato la loro stima. Ora, però, sento molto l’amore della gente. Ambasciatore del Kosovo? E’ importante per me fare qualcosa di buono per la mia terra, che ne ha vissute molto fino ad oggi. Il mio ruolo? Preferisco giocare in mezzo al campo, meno sulla fascia e non fa nulla se è molto che non segno. Mi manca un po’ il gol, ma pazienza.

22.05 Coerenza Rafa – “La nostra forza è alzare il ritmo e credere al 100% in quello che si fa. L’esclusione di Jorginho dalla lista? Quella di Benitez è stata una scelta ponderata, prima di giocare con lo Swansea, data la brevità del torneo di Europa League, il mister ha pensato di portare Henrique e non Jorginho perché c’era Fernandez squalificato e Raul Albiol non al top. Oggi non abbiamo parlato molto di giovedì, più che altro abbiamo commentato la gara di ieri. Non siamo una squadra che si può permettere di essere leziosa, dobbiamo giocare al 100% tutti ed unici. Dyer e Rutlidge c’hanno messo in difficoltà? Dovremo essere più aggressivi sui portatori di palla per non far arrivare palloni puliti ai due esterni. Se siamo aggressivi con le distanze giuste, allora il loro lavoro diventa più difficile. Cambi di modulo? Non credo succeda. Il mister ha una sua mentalità coerente  e l’ha mantenuta anche quando le cose sono andate male. Più che un centrocampista in più, credo ci voglia grande lavoro degli esterni che devono essere bravi a posizionarsi sulla traiettoria dei palloni che devono arrivare agli avversari.” 

21.50 Europa League – “Lo Swansea è un’ottima squadra, noi però non siamo da meno e di sicuro ce la metteremo tutta per passare il turno. Non vediamo l’ora di giocare. I portieri che bazzicano intorno al Napoli? Conosco Carini e Weise, meno gli altri. Il nostro staff sanitario? Di prim’ordine, anche se Rafael ha deciso di andare ad operarsi in Brasile.” 

21.41 Rivoluzione Benitez – “Credo che per i grandi cambiamenti portati dal tecnico, uniti al fatto che forse anche a livello di giocatori manchi ancora qualcosa rispetto ai suoi desideri, in così poco tempo, abbiamo fatto molto. Siamo terzi, in finale di coppa e in corsa per l’Europa League. I tifosi sono tifosi forse, però, a Napoli l’equilibrio è ancora minore. Si passa da un estremo all’altro, da una domenica all’altra. Il mio ruolo? Il mister mi chiede di essere più propositivo in fase di possesso, di far girare il pallone ancora più veloce. Jorginho? Un signor giocatore che è riuscito subito ad entrare negli schemi di Benitez. Se è già pronto per la nazionale italiana? Ora non ricordo bene chi gioca in quel ruolo con l’Italia ma posso dire che potenzialmente Jorginho è prontissimo.” 

21.35 Un Napoli scarico – “Calaiò ci ha visti scarichi? Ha parlato così dopo la partita. Non credo che se avesse parlato a fine primo tempo avrebbe detto le stesse cose. Questi commenti lasciano il tempo che trovano. Perché con la Roma ne facciamo tre e col Genoa andiamo in difficoltà? Forse, anche inconsciamente, quando giochi gare di cartello ti viene spontaneo di dare qualcosa in più.”

21.25 Punti lasciati per strada – “Piccoli con le piccole? E’ un dato di fatto: abbiamo perso qualche punto di troppo con le medio-piccole. Non credo che il Napoli sia una squadra già da scudetto. Con le grandi, spesso, diamo il meglio di noi proprio perché, per il nostro gioco, paradossalmente troviamo strada più spianata quando ci ritroviamo di fronte squadre che ci lasciano prendere il nostro ritmo.”

21.20 Black out secondo tempo – “Cosa è successo nella ripresa? Semplicemente, nella prima frazione di gioco ne avevamo di più. Riuscivamo ad attaccare sempre molto alti e loro non riuscivano ad far girar palla. Nella ripresa eravamo più stanchi e, a dire il vero, né noi né loro abbiamo cercato con verve la via del gol. Oltre alla prodezza di Calaiò, non ricordo tante altre palle gol per il Genoa, forse solo quella di Sculli. Purtroppo non siamo una squadra che riesce a gestire il risultato, sotto questo aspetto dobbiamo migliorare. Ora, però, piano con le inquisizioni: se Emanuele non avesse pescato quel jolly dal cilindro, ora staremmo qui a parlare di un grande Napoli, capace di uccidere la partita dopo un tempo. Invece…” 

21.16 Commento spicciolo –“La gara di ieri è stata un pò amara. Mi sentivo molto bene ed avevo voglia di fare, purtroppo, però il nostro amico Calaiò ci ha fatto un bello scherzo che ci ha tolto il sonno. Viviamo di risultati quindi non aver vinto ieri sera ha rappresentato per noi un mezzo passo falso nel nostro cammino. Ora, però, basta piangere sul latte versato. Dobbiamo guardare avanti.”  

21.15 Puntuale come un orologio svizzero (e scusate lo humor un po’ troppo british) ecco Valon Behrami, ovvio si cominci a parlare del pareggio ottenuto ieri sera col Genoa.

La Redazione di IamNaples.it vi dà il benvenuto alla diretta testuale dell’incontro tra Valom Behrami, tra i giocatori più rappresentativi della rosa del Napoli, e la stampa. L’azzurro sarà infatti ospite, a partire dalle 21.15 di +N Sport a “Casa Napoli”. Manca poco all’inizio dell’intervento dell’ossigenato mediano di origini kosovare: restate con noi per carpire ogni sua dichiarazione.

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