ROMA – Missione all’estero. Anzi, doppia missione. Da Milano ieri il diesse giallorosso Sabatini era dato in partenza per la Francia. Dove, in realtà, sarebbe atteso in giornata, perché prima c’era da fare scalo a Barcellona. Non proprio sulla strada, ma serviva incontrare il presidente blaugrana Rosell a margine dell’operazione che ha consentito alla Roma di acquisire il giovane paraguaiano Antonio Sanabria. Un colloquio utile, magari, anche per informarsi ulteriormente su Martin Montoya: rinnoverà davvero con i blaugrana? Meglio restare vigili sul laterale destro che fa gola a tante big in Europa. In Francia, invece, la missione sarebbe finalizzata all’incontro con i dirigenti del Saint-Etienne per chiudere un’altra operazione, questa volta in difesa. E non necessariamente per Faouzi Ghoulam, il laterale mancino in passato cercato anche dal Toro e per il quale la Roma avrebbe sondato la possibilità di un prestito con diritto di riscatto. A proposito di Ghoulam, ieri convocato regolarmente per la sfida di questa sera con il Lilla, vanno registrate le parole di Christophe Galtier, tecnico del Saint-Etienne: « Ho visto che la Roma è interessata a Ghoulam, è gratificante ma al momento non si fa nulla» . Attenzione, però.
Perché nel mirino della Roma potrebbe esserci in realtà Kurt Zouma, classe 1994, centrale dai grandi mezzi fisici e di cui si dice un gran bene: altro ruolo, altri costi (almeno 7 milioni di euro), ma potrebbe essere lui il candidato a colmare numericamente l’uscita di Burdisso. Lui e Jedvaj alle spalle di Benatia-Castan: una batteria di centrali con cui sentirsi al sicuro per molti anni. Zouma sta finendo di scontare le dieci giornate di squalifica rimediate per un brutto fallo contro il Sochaux, storia del 2 novembre: stasera sconterà la nona giornata di stop, tra due settimane tornerebbe disponibile. Anche in Italia.
PALETTA STOP – Anche le idee di mercato più intriganti devono fare i conti con la concretezza delle cifre. E sempre più spesso, a fare la differenza tra un’operazione portata avanti e una abbandonata sul nascere la differenza non la fanno tanto le valutazioni patrimoniali quanto un’attenta lettura delle buste paga. E’ quello che è accaduto nel valutare l’ipotesi di uno scambio Burdisso-Paletta tra Roma e Parma. Nicolas liberato sei mesi prima più un po’ di cash, diciamo tre milioni, per arrivare alla metà di Gabriel Paletta, scuola Boca che è sempre una garanzia, piede mancino che è sempre un valore aggiunto e anche un metro e novanta in altezza che fa comodo lì dietro, anche se c’è da pagare dazio in termini di velocità. Tre anni fa il Parma lo acquistò dal Boca Juniors per 2,5 milioni di euro e, dunque, solo con la prima metà del cartellino, tenendo conto anche dell’ammortamento, realizzerebbe una plusvalenza importante. Ma c’è un’altra realtà, quella degli stipendi, appunto. Burdisso alla Roma guadagna 2,4 milioni netti l’anno, ne porterà a casa 1,2 nei prossimi sei mesi, gli ultimi in giallorosso. Paletta, invece, a Parma guadagna 950 mila euro. Tra i 475 mila euro circa che il Parma dovrebbe versare a Paletta da qui a giugno e gli 1,2 per schierare Burdisso il salto sarebbe bello grosso.
ALTRE OPERAZIONI – Registrato un interesse del Liverpool per Mattia Destro e preso atto del rientro di Crescenzi dall’Ajaccio (andrà a Novara?), sembrano di circostanza le frasi della manager di Michel Bastos a proposito di un nuovo interesse dei giallorossi per l’esterno francese, che invece dall’Al-Ain potrebbe trasferirsi al Napoli. Intanto Valmir Berisha, l’attaccante dell’Halmstads già bloccato dalla Roma, rivela a Fotbollskanalen.se di aver rifiutato un’offerta del Sunderland: « La Roma è un grande club, sarebbe un sogno giocare in quel club. Berisha e Totti, sembra un sogno» .
Fonte: Corriere dello Sport
