E adesso chi esce? La domanda è d’obbligo in questo momento. Con il rientro certo di Lavezzi nella trasferta di Siena, Mazzarri è chiamato a fare delle scelte importanti. Per tre partite di campionato aveva vissuto sonni tranquilli poiché il Pocho era infortunato. Facile per lui sostituirlo con Pandev. Altre alternative possibili non c’erano e poi il macedone stava cominciando a disputare delle ottime partite. Proprio l’ex interista non aveva fatto sentire la mancanza dell’argentino nelle sfide con Genoa e Palermo. Purtroppo contro il Bologna in casa, pur giocando bene, non è riuscito a dare quel quid in più al Napoli per incassare i tre punti. Al cospetto dei felsinei, per come si erano messe le cose, sarebbe servita la fantasia del sudamericano. Con i suoi guizzi avrebbe sicuramente scassinato la cassaforte difensiva degli emiliani. Il Siena già trema al sol pensiero di ritrovarselo di fronte domenica allo stadio Franchi. Nel tridente il Pocho ci sarà, si dovrà capire solo chi pagherà pegno. Se si dovesse seguire la prassi passata, allora a finire in panchina dovrebbe essere Pandev. Re Goran era stato preso in estate proprio per essere una valida alternativa di uno dei tre tenori. Ad inizio campionato qualche chance di giocare titolare ce l’aveva avuta ma non era riuscito a convincere più di tanto. Anzi, gli erano piovute addosso tantissime critiche. Al punto di paventare un’eventuale addio nel mercato attuale. Il macedone, poi, si è ripreso ed è diventato l’uomo in più del Napoli. Per la gioia di Mazzarri e di tutti i tifosi partenopei. Proprio per questo motivo piange il cuore doverlo vedere nuovamente tra le riserve. E per di più in un momento magico personale. Chi lo conosce bene dice che neanche quando era alla Lazio e nell’Inter di Mourinho si esprimeva a livelli così alti. A questo punto si potrebbe pensare ad un attacco senza uno tra Cavani ed Hamsik. È impossibile, però, sacrificare il bomber più prolifico del gruppo partenopeo. Marekiaro avrà anche un rendimento altalenante ma Mazzarri non si sognerebbe mai di accantonarlo. Il toscano ha sempre ammesso: «Non farò mai a meno di Hamsik». Lo slovacco gli dà ampie garanzie in attacco ma anche in fase di copertura. Una possibilità per far giocare insieme i quattro tenori c’è. Bisognerebbe far uscire uno dei due centrali arretrando proprio Marek in mediana. D’altronde il “ciuffo” più famoso d’Europa questo ruolo l’ha già coperto in Nazionale e qualche volta anche nella stagione in corso. Certo è che non darebbe quella consistenza che l’allenatore di San Vincenzo predilige. Ma non si può avere tutto quando si ha intenzione di cambiare qualcosa. Con Hamsik più arretrato uno tra Inler e Gargano finirebbe in naftalina. Almeno ad inizio gara. Vista l’utilità maggiore dell’uruguaiano, a rischiare di più sarebbe lo svizzero. Gokhan, poi, sta attraversando un periodo non esaltante. Alla prima occasione la critica lo bacchetta. Lo si vorrebbe vedere ai massimi livelli come quando vestiva la maglia dell’Udinese ma purtroppo in questo torneo ha reso veramente poco. È ancora lontano dal top. A quanto pare la pressione della piazza napoletana e la posizione in campo a lui poco congeniale lo stanno frenando. Metterlo in panchina potrebbe essere deleterio. Si potrebbe deprimere un calciatore, pagato tantissimo, che sta cercando in tutti i modi di diventare un tassello importante dello scacchiere azzurro. Un’altra alternativa ci sarebbe: il cambiamento del modulo. Affidandosi ad un 4-3-3 resterebbero tutti la davanti e a centrocampo ma dovrebbe uscire un difensore. Qualche volta Mazzarri ha utilizzato questo assetto a gara in corso e le cose non sono andate male. In questo modo si darebbe più compattezza al reparto nevralgico e si eviterebbe di regalare un uomo agli avversari che si schierano sempre con una sola punta e un fantasista. Mancano ancora due giorni alla partita con il Siena, chissà se Mazzarri ha già fatto le giuste scelte…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
