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Salvini a CRC: ”Proporremo di giocare certe gare di giorno. Tra gli aggressori dei tifosi del Napoli c’erano anche cittadini di altri paesi”

''Convocherò tutti al Viminale''

Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Un Calcio alla Radio, trasmissione di approfondimento sui temi caldi in casa partenopea e non solo, in onda sulle frequenze di Radio CRC. Queste le sue considerazioni: Per dare un segnale, non ce la si può cavare con qualche giornata di squalifica: in certi casi, infatti, bisogna impedire alle persone di giocare per il resto della vita, per dare un messaggio di educazione e prevenzione. La violenza va combattuta con ogni mezzo, ma non si deve commettere l’errore di mettere tutti i tifosi nel pentolone. Il 99% delle persone non appartiene a frange violente, chiudere gli stadi e vietare le trasferte non aiuta. Piuttosto, proporremo di giocare certe gare solo di giorno, quando le forze di polizia possono operare meglio. Cosa dico a chi mi dà del razzismo? Aver ridotto i migranti è razzismo?! Tagliare i costi e rispedire a casa chi scippa e stupra è razzismo?! Rispondo con un sorriso a certe persone e le invito ad informarsi. Collegare Inter-Napoli a me e al Governo è roba da poveretti. Sono un ministro normale, mangio pane e Nutella e non bevo champagne. Quali nuove misure stiamo pensando? Convocherò tutti al Viminale. Non aspettiamo che le cose accadano, la riunione con Lega Calcio e arbitri, per mettere ancor più in sicurezza le strutture, l’avevamo già pensata. Certe partite non si possono giocare di sera perché più a rischio. Va bene che il calcio è al servizio di Sky e DAZN, ma determinate partite vanno giocate alla luce del sole e non nella nebbia. Chi si macchia di episodi di violenza non deve avere il DASPO, ma il divieto di mettere piede allo stadio. Tra gli aggressori dei tifosi del Napoli c’erano anche cittadini di altri paesi o regioni: devono restare a casa loro. Le società di calcio devono farsi carico dei 40 milioni di euro che pagano i cittadini italiani per mantenere l’ordine pubblico fuori gli stadi. C’è stato l’attentato a Strasburgo, c’è l’allarme ISIS: il terrorismo islamico, la Mafia, la Camorra e la ‘Ndrangheta meritano qualche attenzione in più, con tutto il rispetto per il problema calcio. Napoli ha vissuto un dramma con la morte di Ciro Esposito e ora è morto anche un tifoso dell’Inter? Distinguiamo i tifosi dai delinquenti: chi va in giro col coltello in tasca non è tifoso. Dispiace per la famiglia e i figli, ma se vieni ritrovato nei pressi dello stadio con la mazza da baseball sei un delinquente che va arrestato. Quando partirà il tavolo per discutere della sicurezza? A inizio anno. Spero che tutti i presidenti mi dicano di sì e ci diano una mano. Io allo stadio ci vado convinto e con i miei figli. Vorrei uno stadio a disposizione dei bimbi”.

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