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Scopriamo il tallone d’Achille dell’Inter!

Se Claudio Ranieri ha parlato dell’Olympique di Marsiglia come una squadra in evidente momento positivo, paragonando questo alla serie negativa di risultati ottenuti dalla sua Inter, il Napoli non è certo una squadra che fa al caso suo. Dovrà incontrarlo, tuttavia, in uno dei vari posticipi della domenica sera che ormai questo “campionato spezzatino”, causa impegni infrasettimanali delle diverse squadre, offre.

Napoli-Inter, dunque. Walter Mazzarri riparte dalla magica rimonta che ha acceso la Champions League, quel 3-1 al colosso Chelsea popolato da dei signor giocatori, come Drogba, il quale proprio oggi nella vittoria contro il Bolton per 3-0 ha rimediato un infortunio che potrebbe tenerlo fuori per la sfida dello Stamford Bridge, e Mata, autore del gol del vantaggio inglese. Il tecnico  sfida ancora una volta i nerazzurri, dopo due vittorie ottenute in campionato e Coppa Italia. Davanti ad una squadra che potrebbe venire per giocare una partita con una mentalità difensiva, il mister azzurro dovrà schierare una squadra orfana dello squalificato Marek Hamsik. In porta si posizionerà Morgan De Sanctis che avrà davanti il trio difensivo classico formato da Cannavaro, autore o complice, più che altro, del “balordo”, come detto dallo stesso Mazzarri, gol della squadra di Vilas Boas, Aronica e Campagnaro. In linea mediana ci saranno Gargano e Inler, molto efficienti: lo svizzero ha agito molto bene in fase di impostazione, suggerendo diverse volte palloni raffinati a Maggio. Quest’ultimo si posiziona sulla corsia destra, mentre a sinistra c’è Dossena. Davanti, con l’assenza di “marekiaro”, scatta il toto-sostituto: chi farà le veci del numero 17? Tre nomi si giocano la maglia da titolare: il primo di questi è forse quello più quotato, Goran Pandev. Il macedone è motivato forse più degli altri, dovendosi confrontare con i suoi vecchi compagni di squadra, e le sue caratteristiche potrebbero, per certi aspetti tornare molto utili alla manovra azzurra. Un altro candidato è Zuniga, che ha già, lo scorso anno, ricoperto questo ruolo e dato buone prestazioni. La sua velocità può mettere in crisi la difesa di Ranieri che soffre proprio le azioni veloci, ed in queste il Napoli è non maestro, ma professore universitario. Ultimo concorrente è Blerim Dzemaili, che darebbe un supporto anche alle retrovie, svolgendo ambedue le fasi, e forse fra i tre lui è quello che più si avvicina alle caratteristiche tattiche di Hamsik. Compagni di reparto del vincente saranno Ezequiel Lavezzi, autore di una doppietta al Chelsea fantastica, lui che non segna spessissimo, e Edinson Cavani, tornato ad essere un vero “matador”. Le carte per servire il terzo game, per dirlo in modo tennistico, ci son tutte.

Claudio Ranieri, beffato con tutta la sua squadra al 93’ a Marsiglia, dovrebbe avere secondo alcune voci, le ore contate. L’ultima spiaggia sarà proprio quella di Napoli, ed in questo momento per lui rappresenta più che mai una partita difficilissima, viste le ali che ha spiegato il Napoli, che vola sulla scia di tre vittorie nelle ultime tre partite. Per la sfida del San Paolo il mister ex di tante panchine della serie A, compresa quella partenopea, potrebbe venire a Napoli puntando a giocare con uno schema di gioco simile a quello del Siena e del Bologna, squadre che poi son riuscite nel proprio intento. Fisicità e centrocampo abbastanza basso, proprio per contrastare la rapidità degli azzurri, possono essere le uniche armi in grado di fermare questi avversari. Davanti a Julio Cesar ci sarà un 4-3-1-2, con diversi indisponibili proprio in quella zona, come Maicon e Ranocchia. Al centro della retroguardia ci saranno Samuel e Lucio, con Nagatomo a destra e Chivu a sinistra. A centrocampo i titolari Zanetti e Cambiasso saranno al fianco dell’ex Sampdoria Poli, giocatore in prospettiva abbastanza interessante. Davanti solito terzetto, composto da Sneijder dietro alle due punte Milito e Pazzini. Questa dunque una formazione che potrebbe presentare qualche sorpresa, solo nel caso Ranieri dovesse optare per Cordoba in difesa, per contrastare gli avversari in velocità, o uno tra Stankovic e Palombo nel mezzo, ma quella che sarebbe la novità più grande potrebbe essere la decisione di far sedere in panchina Pazzini per far scendere in campo un tandem d’attacco sudamericano che di nome risponde ad uno che qui a Napoli significa tutto: Diego. In quest’ottica Forlan scenderebbe in campo al fianco di Milito.

Sarà una sfida che potrebbe decidere molte cose: queste squadre sono in grado di candidarsi come terza forza del campionato? A cinque e sei punti da Udinese e Lazio, è possibile riagganciare il terzo posto ed entrare nella Champions League del prossimo anno? Cinque squadre per un posto (oltre alle già citate c’è anche la Roma) daranno vita ad un grande scontro. Tornando all’Inter, il tallone d’Achille di questa squadra sarà la linea mediana: Zanetti e compagni avranno a che fare con due trequartisti temibilissimi e gli esterni pronti a dare man forte all’attacco azzurro, e con Maicon fermo ai box ci sarà da divertirsi per il Lavezzi e soci. Inoltre, puntare su Lucio, giocatore molto fisico, potrebbe consentire di prendere qualche fallo al limite o di creare situazioni di superiorità numerica. La velocità è l’arma in più del Napoli ed il punto debole dell’Inter, riuscirà Ranieri a rincorrere, acciuffare e frenare la corsa verso i piani alti di questo super-Napoli, al quale tutti raccomandiamo, prima di scendere in campo, di ascoltare la musica Champions?

Dirigerà l’incontro il signor Mauro Bergonzi di Genova.

Napoli (3-4-2-1):

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Pandev, Lavezzi; Cavani.

A disposizione: Rosati, Britos, Fernandez, Grava, Zuniga, Dzemaili, Vargas.

Allenatore: Mazzarri.

Inter (4-3-1-2):

Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Poli, Cambiasso; Sneijder; Milito, Pazzini.

A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Obi, Palombo, Stankovic, Zarate, Forlan.

Allenatore: Ranieri

Emanuele Romolo Criscuolo

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