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Scugnizzeria in the World – Rete di Insigne, sottotono Dumitru

Da segnalare un volenteroso Ciano, nonostante la prova incolore del Crotone

 

Con la Serie A che, prima per lo sciopero e poi per le Nazionali, è ancora ferma al palo, la Serie B si erge a protagonista del panorama calcistico per la terza giornata. Molti i napoletani scesi in campo. Da Insigne, autore di un gol, ma sfortunato nel risultato del suo Pescara, a Dumitru, apparso un po’ in ombra, passando per Ciano e Maiello, ed il loro Crotone. Come ormai di consueto andremo, con la rubrica “Scugnizzeria in the World” ad analizzarne le prestazioni

Brescia – Empoli 2-1 (Dumitru)Nell’anticipo della terza giornata del campionato di Serie B allo stadio Rigamonti di Brescia si sono affrontate Brescia ed Empoli. Le “Rondinelle” allenate da Scienza si schierano in campo con un 4-3-1-2: Leali, Zambelli, De Maio, Magli, Dallamano, Budel, Vass, El Kaddouri, Juan Antonio, Jonathas, Feczesin. Mentre i toscani allenati da Aglietti si schierano con un 4-2-3-1: Pelagotti, Vinci, Tonelli, Stovini, Regini, Valdifiori, Buscè, Dumitru, Coppola, Tavano. Arbitra il signor Baratta.

Partono fortissimo i padroni di casa che nei primi 10 minuti della partita mostrano una supremazia che più volte porta i lombardi vicino al gol, l’Empoli riesce a prendere le misure e si affaccia dalle parti di Leali con una punizione pericolosa di Tavano e con una bellissima giocata tra Dumitru e Buscè, con quest’ultimo che conclude a rete con un bel tiro a giro ma la risposta di Leali è puntuale e riesce a deviare in angolo. Al 18′ Jonathas cade in area sulla pressione di Regini, Baratta vede un tocco di mano del giocatore dell’ Empoli e fischia il calcio di rigore, che viene trasformato dallo stesso Jonathas, Brescia in vantaggio. Al 25′ l’Empoli vicina al pareggio con un cross dalla destra di Valdifiori, Dumitru colpisce forte di testa ma non indirizza il pallone verso la rete. Brescia di nuovo pericoloso al 30′ con Jonathas che di testa cerca un assist, invece di battere a rete. I lombardi ancora pericolosi al 35′ con Juan Antonio che dribbla un paio di avversari e scarica un destro che finisce a lato. Al trentasettesimo di nuovo Empoli in attacco, con una bellissima triangolazione tra Tavano e Dumitru nello stretto, ma il giovane italo-rumeno temporeggia troppo e il suo tiro viene murato dai difensori del Brescia, ci riprova ancora l’Empoli poco dopo con Valdifiori che tira da fuori area, ma Leali è attento e blocca il pallone rasoterra. Ancora i toscani pericolosi sul finire del primo tempo, con un destro a giro di Tavano che finisce di poco a lato. Finisce il primo tempo con il Brescia meritatamente in vantaggio, ma con un Empoli che non sembra demordere.

Inizio di secondo tempo che sembra stentare a decollare, ma al 53′ Juan Antonio con un improvvisa folata offensiva salta tre avversari e poi serve Fecsezin che solo davanti al portiere insacca la rete del 2-0. Comincia la girandola dei cambi con Cesaretti che subentra a Valdifiori e Fatic al posto di Vinci per l’Empoli, mentre Scienza inserisce Martinarini per El Kaddouri e Scaglia per Juan Antonio. La partita perde un po’ di tensione agonistica, con l’Empoli fermo sulle gambe ed il Brescia che non spinge troppo sull’acceleratore e al 71′ avviene il terzo ed ultimo cambio per l’Empoli con Guitto che subentra a Moro. Finalmente l’Empoli ritorna in partita e si rende pericolosa al 74′ con Dumitru, che da ottima posizione libera il tiro, ma sul palo del portiere che agguanta il pallone. All’ottantunesimo brutta testata tra Cesaretti e Magli, con il giocatore bresciano che ha la peggio ed è costretto ad uscire, al suo posto entra Zoboli. L’Empoli accorcia le distanze all’85’ con un preciso diagonale di Tavano che riesce a mettere il pallone alle spalle di Leali, 2-1. Empoli che attacca a testa bassa nei minuti finali, tiro potente di Fatic ma Leali respinge, ultima occasione alla fine del quinto minuto di recupero con una punizione battuta da Guitto, Tonelli colpisce di testa ma la palla finisce sull’esterno della rete. La partita finisce così, con il Brescia che vince meritatamente contro un Empoli che troppo tardi ha tentato di recuperare la partita.

Nicolao Dumitru è stato autore di una prestazione rasente la sufficienza, il giovane talento di propietà del Napoli ha fatto un gran lavoro di movimento, ma pochi sono stati i palloni toccati. Le qualità del talento azzurrino appaiono chiare quando il calciatore ha la palla tra i piedi, buona è l’intesa con Ciccio Tavano, i due riescono a dialogare nello stretto grazie alla loro tecnica superiore. Dumitru ha mostrato anche buoni movimenti, ma il giovane attaccante ha mostrato poca freddezza davanti alla porta, quando nel secondo tempo da buona posizione ha mandato il pallone tra le braccia di Leali. Questa partita ha confermato che questo giocatore ha tutte le doti giuste, ma per fare il salto di qualità avrà bisogno di maggior concretezza, fondamentale per un attaccante ed è per questo che la sua prestazione raggiunge a stento la sufficienza.

(Raffaele Di Guida)

 

 

Modena – Pescara 3-2 (Insigne): sfortunato il Pescara di Zeman che, ridotto in nove, si fa beffare nei minuti di recupero da una reta di Dalla Bona. Gli abruzzesi infatti giocano un’ottima gara, riuscendo a andare in vantaggio in due occasioni, prima con Immobile, il pareggio modenese è stato di Greco, poi di nuovo in vantaggio proprio con Insigne. Nel finale però il Pescare perde testa e concentrazione, rimanendo in nove per l’espulsione di Verratti (nel primo tempo c’era stato il rosso per il portiere Anania, reo di aver toccato con le mani fuori area, in realtà l’estremo difensore del Pescara ha toccato la sfera con il petto). Facile dunque per il Modena approfittare ed infliggere alla compagine di Zeman la prima sconfitta stagionale. De Vitis al 67’ e Dalla Bona in pieno recupero regalano così agli emiliano un successo prezioso. Per quanto riguarda Insigne oltra al gol da segnalare anche una splendida serpentina a fine primo tempo, ed un palo colpito sempre nella prima frazione, oltre alle solite giocate rapide e disorientanti che lo contraddistinguono (Giancarlo Di Stadio)

 

Crotone – Juve Stabia 0-0 (Ciano; Maiello): Allo stadio “Ezio Scida” di Crotone si gioca il match tra i padroni e la Juve Stabia. I calabresi schierano un 4-3-3 molto offensivo e il trio d’attacco è composto da Ciano, De Giorgio e Djuric, invece la squadra stabile schiera in attacco Mbagoku, Zaza e Raimondi. Al minuto quattro ci prova Ciano su punizione a sbloccare il mach, tentando una conclusione a giro, la sfera viene deviata in corner. La squadra di Braglia prova a reagire, tentando un passaggio nello stretto in area di rigore tra Zaza e Cazzola, quest’ultimo viene anticipato da Vinetou in calcio d’angolo. I padroni di casa hanno il pallino del gioco con un ispirato De Giorgio sulla destra e un Ciano che quando gioca in casa viene sempre coinvolto dai compagni nella manovra offensiva. L’esterno destro De Giorgio prova una conclusione da 25 metri, la palla arriva debole e centrale per il portiere Seculin. L’azione più bella del primo tempo la confezionano Ciano e De Giorgio, con uno scambio volante tra i due, il tiro del mancino napoletano è però bloccato dal portiere stabiese. Il primo tempo scorre sul filo dell’equilibrio, la Juve Stabia chiusa nella sua metà campo, cercando di sorprendere il Crotone senza però riuscirci e nel finale di primo tempo episodio dubbio nell’area di rigore dei campani, contatto tra De Giorgio e Scognamilio, l’arbitro decide di dare il giallo all’esterno calabrese per simulazione e il pubblico di casa non apprezza la sua decisione. Nella ripresa la Juve Stabia crea l’occasione più importante della partita, azione sulla destra di Mbagoku, crossa in area, Zaza da pochi passa si fa ipnotizzare dal portiere Bindi, sulla respinta Raimondi si fa murare dalla difesa calabrese. La squadra campana è entrata in campo con un altro piglio, i crotonesi non riescono a contenere il giocatore di colore e sembrano tatticamente disposti meglio rispetto alla prima frazione di gioco. Il Crotone prova a reagire con un calcio di punizione del solito Camillo Ciano con un fendente da 30 metri, Seculin non si fa sorprendere e sempre su calcio piazzato, stavolta con Loviso, prova a sbloccare la gara ma senza esito. Al settantaquattresimo finisce la gara di Ciano, migliore rispetto a quella di Varese, al suo posto entra Caccavallo. Nel finale di partita un occasione per parte, prima con Loviso che tira dal limite dell’area e para in due tempi Seculin, risponde la Juve Stabia con una doppia parata di Binda su altrettante conclusione di Mbagoku. Al triplice fischio tanta delusione per i tifosi calabresi,per la prova opaca della loro squadra, mentre per il team stabile un punto importante che con un po’ di lucidità potevano esserne tre e dare una classifica più positiva ai calciatori di Braglia. (Alessandro Sacco)

Livorno – Nocerina: 0-2 (Donnarumma): Auteri schiera la Nocerina all’Armando Picchi di Livorno con la formazione tipo 3-4-3 e tridente composto da Negro, Castaldo e Farias. Ancora tribuna per il giovane Donnarumma, arrivato in questa sessione di mercato dal Napoli, ansioso di mettersi in mostra, ma ancora a secco di minuti giocati. Parte subito forte il Livorno che nei primi minuti schiaccia la Nocerina nella propria trequarti, tuttavia le manovre appaiono troppo farraginose; viene fuori bene la Nocerina che rischia di passare in vantaggio con un autogol di Paulinho. Risponde il Livorno in chiusura con Perticone che centra la traversa. Nel secondo tempo partono benissimo gli ospiti: è infatti la Nocerina a passare sorprendentemente in vantaggio con Farias che buca la porta, ben servito da Cosenza. I molossi si affidano alle ripartenze veloci lasciando il pallino del gioco al Livorno che ha l’occasione buona per pareggiare all’85’ con Paulinho: il suo colpo di testa si spegne però sul fondo. gol sbagliato, gol subito: la pratica di gioco è risolta ancora una volta in velocità; Marsili pesca Castaldo in area di rigore che incrocia nell’angolino opposto. 0-2 e la Nocerina è la piacevole sorpresa di giornata. (Francesco Gambardella)

Servizi a cura di Giancarlo Di Stadio, Raffaele di Guida, Francesco Gambardella e Alessandro Sacco

 

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