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Serie D – Pomigliano-Gallipoli 1-2: Esordio amaro per i campioni di coppa Italia

Senza l'ossatura della squadra della scorsa stagione i ragazzi di Seno arrancano con la matricola Gallipoli

Esordio in campionato per il Pomigliano campione in carica di coppa (con Napoli e Salernitana può fregiarsi del vessillo tricolore circolare sulle maglie da gioco) nel desolato Gobbato a porte chiuse. E pensare che il provvedimento disciplinare avrebbe dovuto concernere le gare di coppa e non di campionato, salvo poi una decisione last-minute della Lega che ha così infranto i sogni della Città dell’Alfa, pronta a vestirsi a festa per accogliere Panico (quest’oggi capitano data l’indisponibilità di De Rosa) e compagni. Sparring partner dei granata è la matricola di lusso Gallipoli, fino a qualche stagione fa in B sotto la guida del “Principe” Giannini.
Qui granata – Seno sceglie un undici decisamente rimaneggiato rispetto a quello che lo scorso anno è riuscito a portare in bacheca il primo trofeo dell’ottantennale storia granata. Candrina, Varriale, Oretti, Esposito, Romano e Fregola hanno infatti salutato la Città dell’Alfa, mentre capitan De Rosa assiste dalla tribuna all’esordio dei suoi. Il modulo resta invariato, centrocampo a tre, due ali e Marasco a fare da boa. Spazio alla linea verde: in campo, in qualità di under, due classe ’97, il talentuoso Somma ed il dinamico Russo.
Primo tempo puglise – Inizia meglio il Pomi, che prova a far valere il fattore campo. Seppure ‘solo’ dalle staccionate della vicina stazione della Circumvesuviana, i supporters granata si fanno sentire. E’ Pingue ad avere sulla testa l’occasione dell’1-0, ma la mira non è delle migliori e Costantino può tirare un sospiro di sollievo. Dopo 10′ di assestamento, però, gli ospiti salgono in cattedra e cominciano a rendersi pericolosi: Volpicelli sfonda a destra e serve Tedesco. L’ariete, colpevolmente solo in mezzo all’area pomiglianese, fa solo le prove. Il suo destro in precaria coordinazione è largo alla sinistra di Di Costanzo. Al 29′, poi, la doccia fredda per i ragazzi di Seno. Il mastodontico Tedesco addomestica una palla al limite dell’area e, in girata volante, di destro, trafigge Di Costanzo togliendo le ragnatele dal sette.
Chi si attende una reazione del Pomigliano resta deluso: Rea, Panico e l’isolato Marasco provano a suonare la sveglia, ma l’occasione più nitida è ancora degli ospiti. L’ ex Lecce Giuseppe Negro, allargatosi a sinistra, punta Di Costanzo in uscita e prova il destro a giro. Palla di poco a lato. Negli ultimi 5′ di gioco la tanto attesa reazione granata: prima il baby Russo sfiora il pari con una volé dal limite, poi Marasco direttamente da punizione fa solo la barba all’incrocio dei pali della porta difesa da Costantino. Si va negli spogliatoi col Gallipoli meritatamente in vantaggio.
Confusione – E’ la componente della ripresa o, più semplicemente, la parola con la quale riassumere la mole di gioco dei padroni di casa. Marasco sfiora il pari dopo un paio di sortite pugliesi (provvidenziale Di Costanzo al 57′ su Volpicelli): la punta ex Vibonese scarta Costantino ma incredibilmente, da posizione defilata, colpisce l’esterno della rete. Poco più di 10′ dopo, siamo al 68′, l’arbitro Nicoletti inizia il suo personalissimo show. Prima nega ai padroni di casa un rigore limpido per mani di Sportiello su percussione di Panico, poi regala un penalty sugli sviluppi del calcio d’angolo che ne consegue per ‘rimediare’ all’errore di pochi attimi prima. Panico sul dischetto è glaciale: 1-1. Nell’azione viene anche espulso Legari per proteste. Il Pomigliano è in vantaggio numerico e può spingere per i 3 punti. Purtroppo per i pochi astanti, però, non è così: ad un quarto d’ora dalla fine, lo scatenato Volpicelli (con Tedesco il migliore in campo) trafigge Di Costanzo sul suo palo. Gallipoli in inferiorità numerica ma in vantaggio. Gli ultimi minuti, con ovvietà di causa, sono un continuo ricercare il pari. Entrano D’Ovidio, Tenneriello e Cozzolino ma il succo non cambia. Marasco, ancora lui, sfiora il pari centrando la traversa con una rovesciata tanto spettacolare quanto rocambolesca, poi solito arrembaggio finale senza capo né coda. E’ addirittura il Gallipoli, con contropiede coast-to-coast del neoentrato Mattia Negro a sfiorare il 3-1. Esordio amaro per i campioni d’Italia. La strada è ancora lunga.
 
 

POMIGLIANO – GALLIPOLI. Ecco il tabellino del match: 

Pomigliano (4-3-2-1) Di Costanzo; Parentato (79′ Cozzolino), Rea, Follera, Di Finizio (67′ Tenneriello); Russo (59′ D’Ovidio), Pingue, Pontillo; Somma, Panico; Marasco. All. Seno. A disp.: Visone, Esposito, Picardi, Donniacono, Cantone, Cozzolino, Conte.
Gallipoli (4-3-3) Costantino; Stranieri, Sportiello, Cornacchia (81′ Casalino), Rotunno; Legari, Zaminga, Mariano (65′ Puglia); G. Negro (65′ M. Negro), Tedesco, Volpicelli. All. Volturo. A disp.: Petrarca, Alessandrì, , Martalò, Barba, Gigante, Solidoro.
Marcatori: 29′ Tedesco (G); 68′ rig. Panico (P); 77′ Volpicelli (G).
Arbitro: Giovanni Nicoletti di Catanzaro
Note: Gara disputata a porte chiuse per squalifica del “Gobbato”. Angoli: . Recupero: 0′ pt e 5′ st. Ammoniti: Parentato, Di Finizio e D’ Ovidio (P); Zaminga, Cornacchia, G. Negro, Sportiello (G). Espulso: Legari (G) per proteste.
Dal nostro inviato al “Gobbato” di Pomigliano Mirko Panico
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