Abbiamo raccontato la preparazione tecnico-tattica del Napoli in questo ritiro di Dimaro. Gli allenamenti con la palla e gli esercizi per migliorare velocità di pensiero ed azione. Ma accanto a tutto ciò, al lavoro che lo staff tecnico del Napoli svolge ogni giorno, ci sono anche fattori naturali che, nella somma totale, incidono, e non poco, sul risultato finale della preparazione.
Ci ricordiamo tutti delle celebri “camere iperbariche” che hanno accompagnato il disastro italiano in Brasile. O le vasche di ghiaccio utilizzate da diverse società per prevenire e curare i micro-traumi. La Val di Sole, ed in particolare Dimaro, offre tutto ciò in modo gratuito e naturale. Gli innumerevoli torrenti, in particolare quello di Meledrio, con la loro acqua fredda, sono un toccasana per i muscoli di Hamsik e compagni. Non è infatti un caso che l’allenamento degli azzurri si concluda sempre con un “bagno” rilassante. Ed anche la Primavera, che si allenerà a Cogolo di Peio potrà beneficiare di una sorgente dove fuoriesce una delle migliori acque minerali del Trentino.
E non dimentichiamoci anche l’aspetto atmosferico. L’aria ricca di ossigeno, l’assenza di acari (che non sopravvivono sopra i 1500 metri) e la ridotta umidità sono un vero toccasana per il fisico dei calciatori, permettendo agli stessi di potersi tranquillamente concentrare sull’aspetto tattico degli allenamento.
Insomma il segreto del Napoli sembra essere, oltre che nella bravura degli allenatori, anche nella scelta del ritiro. La bravura dello staff partenopeo, in simbiosi con le favorevoli condizioni naturali riscontrare in Trentino, hanno permesso la scorsa stagione di concludere il campionato in crescendo. E siamo certi che, anche quest’anno, di problemi legati alla preparazione pre-campionato ce ne saranno davvero pochi.
Dai nostri inviati a Dimaro Ciro Troise, Giancarlo Di Stadio e Antonio Balasco
