L’edizione odierna del quotidiano “Tuttosport” commenta le esternazioni del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul futuro del suo allenatore Maurizio Sarri: “E’ come se avesse voluto lanciare un sasso nello stagno, facendo la prima mossa per creare il dibattito e, sopratutto, scatenare una reazione nell’orgoglio dell’allenatore che ha reso grande una grande squadra apparentemente mediocre, dopo il dispendioso e deludente periodo targato Benitez. De Laurentiis mai si priverebbe di quella che è stata la sua più grande scommessa vinta, sopratutto adesso che tutta Europa esalta ed invidia il gioco del Napoli. Però, c’è quella clausola, la solita clausola rescissoria, che incombe nei loro rapporti futuri. E’ la classica spada di Damocle che prenderà forma a inizio febbraio e scadrà al termine di maggio: quello è il lasso temporale entro il quale un club potrà chiedere a Sarri di far valere la clausola, dietro il pagamento di 8 milioni di euro previsti dalla stessa. Qualsiasi club, anche quelli italiani. Ora toccherà a Sarri dimostrare se può essere anche suo l’interesse a restare nel Napoli per quei 10 anni prospettati da De Laurentiis. Probabilmente sì, sarebbe questo anche il suo desiderio, sempre che tecnico e presidente trovino il modo e il tempo di avere un confronto (anche serrato), faccia a faccia, per smussare angoli personali e questioni contrattuali”
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