Udinese, Zapata: “Higuain un campione, a Napoli sapevo di dover lottare per trovare spazio. Su Sarri e Benitez…”

Duvan Zapata ha parlato ai microfoni di Udinese Channel, soffermandosi sul suo infortunio e sulla sua esperienza napoletana:” Sull’infortunio? I medici mi hanno detto che ho un infortunio per un bel po’ di tempo, ma spero di tornare più presto. Vediamo come risponde il tendine, sono fiducioso e tornerò al più presto. Questo è il calcio, può succedere di tutto. Non me l’aspettavo di farmi male, mi ha sorpreso un pò. È la volontà di Dio, devo lavorare per essere pronto. Ero contento per la continuità trovata, è stato difficile trovare il gol. In amichevole non ne ho fatti, ma quando è iniziato il campionato ci sono state tre partite senza. Poi tre di fila, ma adesso sono infortunato e devo continuare la terapia. Non ho fatto molto a Napoli, per i minuti giocati mi stavano cercando tante società. Poi è arrivata l’Udinese, con un’idea chiara, e ho scelto così. Colantuono è una grande persona, al di là dell’essere il nostro allenatore. Non gli piace perdere, in realtà a nessuno, ma a lui proprio per niente. Questa attitudine, questa grinta che trasmette prima della gara è molto importante. Andiamo in campo sapendo cosa fare. Sull’Udinese? È difficile, tutti ti guardano come un giocatore che fa la differenza, ma mi piace avere questa responsabilità così vedrò la mia qualità. Quando sono arrivato ho visto una squadra che mi ha aperto le porte, era più facile così. Fare le cose bene per portare l’Udinese più in alto possibile e magari vincere qualcosa. Sul Napoli? Farà molto bene, però Allan sta giocando a livello altissimo. Non solo lui, tutta la squadra sta giocando molto bene. Contro di loro sarà dura, durissima. Dualismo con Higuain? Non c’è mai stato. Quando sono arrivato a Napoli mi hanno detto che lui era il titolare, io dovevo lavorare per guadagnarmi un posto. Sapevo, e tutti sappiamo, la sua qualità. È un giocatore fortissimo, gli spazi trovati provavo a sfruttarli. Sulla Supercoppa vinta? Purtroppo non l’ho giocata, dalla panchina abbiamo tifato, siamo stati sotto sia per uno a zero che per due a uno. Abbiamo vinto ai rigori, bellissimo. Sulla Coppa Italia vinta? La partita è iniziata, in panchina non sapevamo perché. Poi abbiamo giocato quella gara, pur vincendola, in quel momento c’era soddisfazione ma la morte di un tifoso è gravissima. Tutta la squadra era di fianco ai tifosi e alla famiglia. Su Sarri e Benitez? Ci sono tante differenze con Benitez, c’è un’idea di gioco diversa, oltre a un modulo. Come allenatore sono molto diversi, altra storia. Quando ero piccolo guardavo in tv la Champions League e vedevo Rafa Benitez. Avere la possibilità di essere un suo giocatore è una cosa impressionante. Non ho parole per questo. Sulla Champions? Sono entrato, per Higuain, facendo gol. Emozione incredibile con il Marsiglia. Incredibile, abbiamo fatto dodici punti e niente passaggio del turno, in altri gruppi con quattro passavano. Poi ho segnato al Porto in Europa League, segnare fa piacere pur se non serve. Perchè Napoli e non Sassuolo? Alla fine sono arrivati loro perché hanno fatto un’offerta più grande. Però sì, c’erano i neroverdi che mi hanno cercato anche nel calciomercato scorso, vuol dire che sto facendo le cose bene. Sono infortunato ora e voglio tornare subito. È difficile adattarsi, siamo in Europa, il calcio italiano è difficile. A Napoli, quando sono arrivato, ho guadagnato un posto. Giocavo poco ma entravo in campo e si trattava di sfruttare le opportunità.”