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Un successo che conferma la forza del gruppo e non del singolo

Non si ferma più il Napoli. Nel primo vero esame difficile di inizio stagione gli azzurri battono la Fiorentina e restano in vetta alla classifica assieme alla Juventus e alla Lazio. È stato il successo del gruppo e non del singolo al San Paolo. Non ce ne voglia nessuno, ma anche stavolta l’assenza di Lavezzi non si  è sentita. Per amor del cielo, ce lo saremmo tenuti molto stretto il Pocho ma è stato lui a volere andare via. E il Napoli si è adeguato.  Stavolta il partenopeo Montella nulla ha potuto contro Mazzarri. L’aeroplanino sognava il  pareggio così come capitò nella passata stagione quando era sulla panchina del Catania. Purtroppo per lui, però, gli azzurri hanno tenuto botta fino alla fine nonostante Jovetic avesse incredibilmente riaperto i giochi a cinque minuti dal termine. Jo Jo voleva vincere il duello con Cavani, forse c’è riuscito avendo realizzato la terza rete in due match ma sicuramente è più contento il Matador visto che, anche se è rimasto a digiuno, si gode il primato della massima serie. Chissà se la tattica che usano i pugili è stata voluta da Walter Mazzarri. Il Napoli ha prima sfiancato la Fiorentina all’inizio dell’incontro e poi nella ripresa ha cercato di piazzare il colpo del ko. Un jab che ha portato la firma del solito Hamsik. Forse viziato dal tocco di Borja Valero. Ma poco importa. Marekiaro, al momento opportuno, quando l’avversaria si è distratta l’ha colpita con una giocata vincente che ha fatto entusiasmare il San Paolo. L’assist su punizione di Insigne è stato  sfruttato al massimo dallo slovacco che così ha bissato la rete di domenica scorsa a Palermo. Sicuramente la Fiorentina non ha giocato male come i siciliani. Anzi, per tutta la prima frazione ha fatto vedere delle ottime cose sfruttando un centrocampo di tutto rispetto che ha fatto girare il pallone in maniera egregia. Non  poteva essere diversamente visti gli elementi schierati da Montella: Borja Valero, Pizarro e Romulo. Un tris che ha messo in difficoltà Dzemaili e soci. Il pressing alto ha avuto la meglio ma di paure per De Sanctis non ce ne sono state. Anzi, qualche timore l’ha avuto Viviano dall’altra parte. Dopo il riposo è stata tutta altra musica. La Fiorentina è arretrata e il Napoli si è preso il campo a modo suo. Sono usciti fuori i campioni che Mazzarri ha e di conseguenza non c’è più stato nulla da fare. Sbloccato il risultato gli azzurri hanno giocato  come sanno e il raddoppio di Dzemaili è stata la ciliegina sulla torta di una serata che ha permesso alla  squadra partenopea di tenere botta alla Juve. I bianconeri, vittoriosi sempre grazie all’arbitro nel pomeriggio in casa dell’Udinese, speravano in uno stop di Cavani e compagni ma così non è stato. Il Napoli è forte e sa che certe partire, soprattutto in questo inizio di stagione al San Paolo, non le può sbagliare.  Stavolta complimenti ad Inler.  Mentre al Renzo Barbera era stato a tratti irritante, iersera, una volta preso il posto di Behrami, ha cambiato il Napoli. È salito in cattedra e con triangolazioni precise ha fatto ripartire i  suo sistematicamente. Lo svizzero era rimasto in panca per lasciare il posto al connazionale Dzemaili. A quanto pare Mazzarri lo voleva stimolare affinché cominciasse a capire che ha delle grandi qualità che a volte non sa sfruttare.  Il finale va riservato a Lorenzo Insigne. È un predestinato questo ragazzo. Andare in  Nazionale maggiore dopo solo pochi minuti di serie A non è da tutti. Prandelli ha mantenuto la promessa e  l’ha convocato assieme a De Sanctis e Maggio. Ieri sera avrebbe voluto segnare a tutti i costi ma non si deve  crucciare più di tanto perché ha dato un grande apporto al Napoli e la standing ovation della sua gente è  stato il giusto premio per lui. Bravo Lorenzinho.

Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma

La Redazione

M.V.

 

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