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Vargas: “Sono felice di essere passato al Napoli”

E all’improvviso, comparve Lui: la magìa racchiusa in un’evocazione. «Abbiamo raggiunto un accordo questa notte, è un orgoglio cederlo alla squadra in cui ha giocato Maradona. Va in un club che rappresenterà una grandissima vetrina e non resterà con noi per la Coppa Libertadores. Manca solo la firma che arriverà non prima di lunedì». Si scrive (Eduardo) Vargas e però ormai si legge Napoli ovunque: nel cielo illuminato di Santiago del Cile, nell’universo plumbeo d’un mercato spazzato via da nuvoloni enormi, nelle pieghe d’un affare da undici milioni di euro, nell’emozione che impregna l’annuncio di Carlos Herra, maggior azionista di un’Universidad costretta alla resa a suon di milioni di euro: «E due terzi del danaro che incasseremo, li utilizzeremo per la costruzione in un nuovo stadio». 

VOGLIA DI EDU- Il giro del Cile in quarantacinque giorni: e, al termine d’un tour de force da Nord a Sud, con partite registrate nel testone, Maurizio Micheli, il ministro con delega per il Sud America, ha raccolto a sé Leo Rodriguez (il manager di Denis) e Alejandro Junior Mazzoni (manager di Lavezzi), per rompere gli indugi, lasciarsi alle spalle l’Inter e l’Arsenal lo Zenit e il Cska, il Wolfsburg e, infine il Manchester City. Vargas al Napoli è il regalo di Natale di Aurelio De Laurentiis, un pacco dono confezionato in gran segreto da Riccardo Bigon, regista a distanza d’una operazione-record che cancella il trasferimento di Vidal al Leverkusen e quello di Matias Fernandez al Villarreal. 

11 MILIONI CASH- L’asta comincia e finisce in 48 ore, dinnanzi ai paletti fissati dal Napoli: undici milioni di euro (14,5 milioni di dollari), prendere o lasciar perdere. E’ un blitz (economico) in piena regola, che ribalta il tavolo, induce l’Universidad de Chile a piegarsi, incurante della folla di estimatori di Edu Vargas che premono su Federico Valdes, il presidente. «E’ fatta, anche se non è ancora ufficiale, perché manca la firma: ma quando un club offre tandi soldi. Abbiamo raggiunto un accordo e difficilmente Eduardo potrà restare qui da noi». In sintesi: cessione immediata (con il 35% della cifra che va di diritto al Cobreloa, ancora detentore d’una parte del cartellino), niente prestito gratuito sino a giugno, con Vargas annunciato a Castelvolturno già all’inizio del 2012, dopo aver giocato altre tre gare con la sua (ex) squadra trascinata ieri alla vittoria per 2-1 in casa dell’Univresida Catolica.

«IO SONO FELICE»- Tutto il mondo è paese e alle dieci del mattino d’una domenica apparentemente normale, l’etere è un concerto di voci impazzite (di gioia) ed Eduardo Vargas diviene l’argomento del giorno, in Cile, quando a Radio Cooperativa rende solenne l’evento: «Sono molto felice di essere passato al Napoli, che è una grande squadra in Italia. Sono sicuro che farò benissimo. Conosco Lavezzi e Cavani, per me si avvera un sogno, quello di giocare in Europa e in club prestigioso. E’ stato fatto tutto in fretta».

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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