Alla Nascionalna Arena “Filip II Makedonski” di Skopje la Macedonia di Goran Pandev schianta in amichevole la Danimarca con un secco 3-0. Nonostante non sia una gara di qualificazione mondiale, i padroni di casa non sottovalutano questo test-match, bensì sfornano una prestazione sopra le righe grazie soprattutto ai suoi uomini più offensivi. Capitan Goran Pandev viene relegato dal C.T. Janevski nel trio offensivo completato da Ivanonski e da Ibraimi. Nella mediana a tre uomini presenziano Tasevski, Demiri e Gligorov, mentre a difendere la porta del portiere Pacovski ci sono (da destra verso sinistra) Ristovski, Grncarov, Noveski e e Lazevski. La selezione avversaria del C.T. Morten Olsen risponde con Schmeichel, Jacobsen, Kjaer, Agger, Wass, Eriksen, Zimiling, Rommendahl, Jorgensen, Cornelius e Krohn-Dehli.
A rompere l’iniziale fase di studio è l’attaccante macedone Ibraimi che al 5’ cerca fortuna con una conclusione a giro dal limite dell’area, ma la sua traiettoria termina fuori. Al 9’ è capitan Goran Pandev a portare la Macedonia in vantaggio: Ibraimi, posizionato sulla trequarti, premia l’inserimento del terzino sinistro Lazevski il quale serve con un cross basso Pandev che conclude verso rete con una precisa girata mancina, battendo la porta difesa da Schmeichel (figlio d’arte). Il giocatore napoletano, vero e proprio beniamino dei tifosi che impazziscono di gioia sulle gradinate, è il leader carismatico della sua Nazionale e ciò lo si denota dall’enorme quantità di palloni giocati dal fantasista (molti dei quali nella propria metà campo). La nazionale danese appare decisamente in bambola e ad approfittarne sono ancora i padroni di casa incitati da un pubblico molto caloroso. Al 17’ è il centravanti Ibraimi a siglare la rete del 2-0 con un’apprezzabile conclusione mancina da fuori area ad incrociare, in seguito alla sua percussione in velocità a tagliare la difesa avversaria. La Danimarca subisce il contraccolpo e, invece di reagire, si piega nuovamente al 24’ subendo la rete del 3-0 ad opera di Noveski: il tutto nasce sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti di Ivanovski sul quale lo statuario difensore centrale indirizza di testa verso rete. L’assetto tattico ospite appare assolutamente privo di ogni senso, tanto che Olsen prova a vivacizzare la manovra offensiva dei suoi mandando in campo al 32’ il centrocampista dello Stoccarda Kvist al posto di uno svogliato Jorgensen. La prima frazione di gioco termina con il largo e meritato vantaggio della Nazionale dei “leoni rossi”, bravi ad imporre il proprio gioco senza lasciare spazio ad alcuna ripartenza avversaria.
Dopo pochi minuti dall’ inizio della ripresa, Morten Olsen prova a cambiare volto alla propria Nazionale inserendo Okore e Pedersen al posto degli spenti Kjaer ed Eriksen. Ma la musica non cambia poiché sono sempre i macedoni a tenere le redini del gioco. Al 60’ i danesi provano ad affacciarsi con un timido colpo di testa di Cornelius, su cross di Rommedhal, ma il suo tentativo termina a lato. I padroni di casa lasciano più spazio alle trame offensive della Danimarca, visto l’ampio vantaggio acquisito nella prima frazione di gioco. Al 65’ termina la partita di Goran Pandev, sostituito da Tasevski. Dall’uscita del capitano numero 10 macedone, il match perde la sua spettacolarità poiché il gioco si spezzetta continuamente per diversi cambi operati da entrambi i C.T. , senza che si verifichino azioni degne di nota. Solo Krohn-Dehli, a 14’ dal termine, tenta una conclusione potente da fuori area, ma Pacovski devia con i pugni in angolo. La partita termina con il risultato di 3-0 per la Macedonia.
Goran Pandev è apparso molto in forma, in buona condizione fisica sia per sferrare veloci percussioni in fase offensiva che per chiudere gli spazi agli avversari in fase difensiva. Con il suo possesso palla, delizia il pubblico in più di un’occasione, meritando gli applausi ad ogni tocco.
Gilberto D’Alessio
