Addio sogno Mondiale. La Slovacchia perde, facendosi rimontare in casa dalla Bosnia-Erzegovina, e dice addio alla possibilità di disputare per la seconda volta consecutiva una fase finale dei Mondiali. Hamsik e compagni pagano la poca continuità, ma soprattutto la minor voglia di vincere a differenza di una Bosnia carica e motivata.
I rimpianti per gli slovacchi sono molti, soprattutto dovuti al fatto di non aver saputo capitalizzare alcune buone occasioni, e non essere riusciti a sfruttare al meglio il vantaggio a fine primo tempo di Marek Hamsik. Proprio il centrocampista napoletano, schierato in una linea di trequartisti simil-Napoli dietro l’unica punta Nemec, sembra essere profeta nel deserto, aiutato solo raramente dall’ex Pescara Weiss. La Bosnia invece si è dimostrata più pragmatica, mettendo in mostra, soprattutto ad inizio ripresa un buon calcio. La linea difensiva slovacca, guidata dal capitano Skrtel, obiettivo dichiarato del Napoli, ha retto finchè ha potuto. Però, prima la deviazione sotto misura di Bicakcic, e successivamente la conclusione da fuori area del neo entrato Hajrovic, consentono alla Bosnia di effettuare il sorpasso. Da lì in poi l’inutile reazione slovacca. Hamsik cerca di prendere per mano i compagni, ma la linea a quattro dei bosniaci regge bene fino al triplice fischio. E’ un tripudio di gioia per la nazionale balcanica che, nella peggiore delle ipotesi, si garantisce un posto nei play-off. La Slovacchia invece dice addio alla possibilità di partecipare al Mondiale. Il Brasile, Hamsik e Skrtel lo guarderanno solo in tv.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
