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Il 2020 di Napoli-Juventus: tris di successi, da Fuorigrotta al Collegio di Garanzia del CONI

Il 2020 di Napoli-Juventus analizzato in tre steps

Il 2020 è volto al termine, portando via con sé tristi ricordi, dal Covid-19, un mostro contro cui la battaglia è ancora in corso, alle morti di Diego Armando Maradona e Paolo Rossi. Loro due, bandiere del calcio mondiale e bandiere di Napoli e Juventus. Nel loro segno, anche il 2020 ha vissuto la sfida Napoli-Juventus: la vittoria contro il Comandante Sarri a Fuorigrotta, la Coppa Italia ed il ricorso vinto al Collegio di Garanzia del CONI.

Il ritorno di Sarri a Napoli

Domenica 26 gennaio 2020, il Napoli ospita a Fuorigrotta la Juventus per il ventunesimo turno di Serie A. L’andata ha sorriso ai bianconeri, vittoriosi per 4-3 grazie all’autorete di Kalidou Koulibaly al 94′, dopo la grande rimonta firmata dai tre neoacquisti (Manolas, Lozano, Di Lorenzo). Sulla panchina, però, adesso siede Gennaro Gattuso, subentrato ad Ancelotti nel corso della stagione. E’ la prima gara di Maurizio Sarri da avversario degli azzurri (all’andata in panchina sedeva Martusciello al suo posto, a causa della polmonite) e segna il suo ritorno a Fuorigrotta. L’allenatore bianconero è accolto da fischi assordanti, il suo passaggio a Torino non è stato affatto gradito. Già la notte prima del match, gli ultras della Curva A avevano esposto, dal Maschio Angioino al San Paolo, striscioni contro Sarri. Dopo un primo tempo di grande intensità a centrocampo, in cui Demme neutralizza completamente Dybala e Pjanic, arriva la rete del vantaggio. Al 63′ Insigne, con un tiro al limite dell’area, impegna Szczesny e sulla respinta si fionda Zielinski: è 1-0 Napoli. All’86’ Capitan Insigne conclude al volo su un cross di Callejon e firma il raddoppio. Lo stadio è una bolgia. A nulla vale il 2-1 al 90′ di CR7. Il Napoli torna alla vittoria casalinga dopo 6 giornate, e lo fa nel migliore dei modi. Inoltre, nel post-partita Sarri compromette l’amore mai sbocciato con Torino, con delle dichiarazioni che fecero discutere: “Se mi dà fastidio perdere a Napoli? Sinceramente no, sono contento per i ragazzi del Napoli a cui sono e rimarrò affezionato per sempre. Perciò se proprio devi perdere, almeno sono contenti i ragazzi, gli devo molto. Se si tolgono dai problemi sono contento. Avrei preferito che iniziassero la prossima settimana però”.

I festeggiamenti con la curva

La sesta Coppa Italia

In Italia il calcio è ritornato da pochi giorni, in seguito allo stop causa Covid-19. Prima di riprendere il campionato, è però il turno della Coppa Italia. A febbraio si erano disputate le semifinali d’andata: Inter-Napoli e Milan-Juventus. Gli azzurri si imposero a Milano con una rete di Fabián Ruiz. Il ritorno è un arrembaggio nerazzurro, ma il Napoli resiste bene ai colpi e conquista la finale (1-1, 2′ Eriksen, 41′ Mertens). L’avversario è nuovamente la Juventus, come nel 2012. Gattuso prepara una gara perfetta, in grado di imbrigliare per tutti i 90′ i bianconeri. Il Napoli è padrone della gara, ma manca il guizzo vincente per risolvere la pratica bollente. In pieno recupero, infatti, Buffon salva sulla linea un colpo di testa di Maksimovic ed Elmas da due passi ribatte male, colpendo portiere e palo. La Lega per l’occasione aveva cambiato il format di semifinali e finale, in caso di parità nei novanta minuti si sarebbe andati ai rigori: così è stato. La lotteria termina 4-2 in favore degli azzurri, decisivi gli errori di Dybala e Danilo; perfetti invece Insigne, Politano, Maksimovic e Milik. Ancora una volta il Napoli batte la Juventus in finale di Coppa Italia, e ancora una volta Sarri esce sconfitto dal confronto col suo passato. Gattuso conquista il suo primo trofeo da allenatore, dopo una carriera da giocatore in cui ha vinto praticamente tutto, e mette in bacheca la sesta Coppa Italia partenopea.

Il capitano Lorenzo Insigne alza al cielo la Coppa Italia

Il caso Juventus-Napoli

Il Napoli non parte per Torino su decisione dell’Asl locale

Sabato 3 ottobre, è la vigilia di Juventus-Napoli, gara valida per la terza giornata di Serie A. Gli azzurri, però, non partono alla volta di Torino. La trasferta è bloccata dall’ASL di Napoli, in seguito all’ordine di rimanere in “isolamento fiduciario per 14 giorni dopo la data dell’ultima esposizione con il caso positivo in oggetto (1 ottobre)” e di comunicare il domicilio presso il quale verrà effettuato l’isolamento. Poche ore prima era emersa la positività di Elmas al Covid-19, mentre 24 ore prima quella di Zielinski e di un membro dello staff (Giandomenico Costi). Troppo pericoloso secondo l’Asl locale, dopo la gara contro il Genoa, tra le cui fila sono emersi 22 positivi (19 giocatori e 3 membri dello staff). Per la Lega Serie A, però, la gara si gioca, così anche per la Juventus, la quale annuncia con un comunicato che scenderà regolarmente in campo. Secondo le norme della Lega, se una squadra ha almeno 13 giocatori disponibili, compreso un portiere, e non si presenta, subirà una sconfitta a tavolino per 3-0. Il giorno dopo all’Allianz Stadium sono presenti tutti fuorché gli azzurri, impossibilitati dall’Asl. Non rispettare tali provvedimenti rappresentava una violazione del Codice Penale.

La decisione del giudice sportivo

Il 14 ottobre, dopo un supplemento d’indagine, arriva la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastandrea: sconfitta a tavolino per 3-0 e 1 punto di penalizzazione al Napoli. Tra le motivazioni: “Gli atti delle Aziende sanitarie delineano un quadro che non appare al Giudice affatto incompatibile con l’applicazione delle norme specifiche dell’apposito Protocollo sanitario FIGC e quindi con la possibilità di disputare l’incontro di calcio programmato a Torino”. Gli azzurri, inoltre, avrebbero rinunciato alla partenza per Torino prima del chiarimento chiesto all’Asl. Il Napoli annuncia il ricorso alla Corte federale d’Appello, ed eventualmente al Collegio di Garanzia del Coni.

Respinto il ricorso del Napoli

Il 10 novembre arriva la sentenza ufficiale della Corte d’Appello federale: ricorso del Napoli respinto, confermata la sconfitta per 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione. Queste le motivazioni: “Contrariamente a quanto sostenuto in ricorso, la Società ricorrente non si è trovata affatto nella impossibilità oggettiva di disputare il predetto incontro, avendo, invece, indirizzato, in modo volontario e preordinato, la propria condotta nei giorni antecedenti all’incontro nel senso di non disputare lo stesso, con palese violazione dei fondamentali principi sui quali si basa l’ordinamento sportivo, ovvero la lealtà, la correttezza e la probità”. “Il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo. Tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente, il cui comportamento nei giorni antecedenti Juventus-Napoli, risulta teso a precostituirsi, per così dire, un ‘alibi’ per non giocare quella partita. La mancata disputa non è dipesa da una causa di forza maggiore bensì da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata. Ne è prova il contenuto della documentazione, a iniziare dalla nota della ASL Napoli 1 inviata al Responsabile sanitario del Napoli il 2 ottobre 2020”. “Ciò che emerge è la preordinata volontà del Napoli di non disputare la gara. Questa Corte non può esimersi dall’evidenziare che il comportamento tenuto dal Napoli non risulta neanche rispettoso delle altre società di Serie A, che in situazioni del tutto analoghe hanno, regolarmente, disputato gli incontri che le vedevano impegnate”.

La vittoria al Collegio di Garanzia del CONI

Gli avvocati del Napoli Mattia Grassani ed Enrico Lubrano, il 4 dicembre, presentano il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, terzo grado di giustizia sportiva. Si chiede di annullare la decisione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale, di ordinare alla Lega Serie A ed alla Figc la disputa di Juventus-Napoli, oltre alla restituzione del punto di penalizzazione in classifica.

Ricorso vinto

Il 22 dicembre si tiene l’udienza al CONI, in cui il Collegio di Garanzia accoglie favorevolmente il ricorso del Napoli. Viene cancellata la sconfitta a tavolino e restituito il punto di penalizzazione al Napoli. Questo il comunicato ufficiale:

“Il Collegio di Garanzia, all’esito dell’udienza a Sezioni Unite tenutasi oggi, ha accolto il ricorso presentato dalla società S.S.C. Napoli S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e, per l’effetto, ha annullato senza rinvio la decisione Corte Sportiva d’Appello presso la FIGC, adottata con C.U. n. 14 del 10 novembre 2020, confermativa della decisione del Giudice Sportivo Nazionale presso la Lega Nazionale Professionisti di Serie A, adottata con C.U. n. 65 del 14 ottobre 2020 (anche essa oggetto della presente impugnazione), con cui è stata irrogata, a carico della società ricorrente, la sanzione della perdita della gara Juventus-Napoli (che si sarebbe dovuta disputare in data 4 ottobre 2020) e della penalizzazione di un punto in classifica”.

Allianz Stadium di Torino

Si chiude dunque un anno ricco d’emozioni, che vede il Napoli pieno vincitore contro la Juventus. Nella classifica solare gli azzurri chiudono a 63 punti, dietro ai 65 dei bianconeri. Il 2021 di Napoli-Juve inizierà col botto: appuntamento al 20 gennaio al Mapei Stadium per la Supercoppa Italiana.

Elia Pezzella

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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