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RILEGGI IL LIVE – Mazzarri alla vigilia di Torino-Napoli: “Iago Falque è una risorsa, ha minutaggio ridotto. Verdi sta sempre meglio ma domani…”

Sirigu è il portiere più forte che lei ha allenato?

“Non mi piace fare paragoni, ad esempio con me De Sanctis fece miracoli a Napoli. Sicuramente posso dire che Sirigu è uno dei più forti in Italia, lo sa anche il ct Mancini visto che lo convoca. Non mi va di fare raffronti, in generale”.

Falque sta bene? Potrebbe giocare?

“Come ho detto, a volte un giocatore che arriva da un infortunio lungo vedi in allenamento che non è ancora lui. Invece lui ora in allenamento lo vedo bene. A partita in corso, se avrò bisogno, lo inserirò e sono sicuro che vedremo Falque a un buon livello”.

In difesa ora c’è tanta concorrenza. Come la gestisce?

“Sapete che tanti giocatori hanno avuto problemi fisici. Ho fatto sempre giocare chi dava garanzie dal punto di vista fisico. Per domani ci sono giocatori che se la giocano alla pari. Sia Bonifazi, sia Lyanco, sia Djidji per tanti motivi sono rientrati da poco e non so bene chi è più in forma. Devo ancora decidere; devo capire a sensazione chi sta meglio. Comunque in generale potremmo anche giocare a quattro, perchè no? Alcuni dei miei difensori sono in grado di fare anche il terzino”.

Crede che la Nazionale avrebbe potuto convocare qualcun altro oltre ai tre chiamati?

“Non mi piace mettere bocca nelle scelte di altri, come non mi piace quando altri mettono bocca nelle mie”.

Come valuta la condizione di Verdi? Domani sarà riproposto in coppia con Belotti?

“A Parma ha fatto un’ottima partita, tra assist e altre occasioni create. Sta sempre meglio, ci dà grande qualità. Vedremo se domani giocherà, meglio non dare vantaggi al Napoli che già sono forti così”.

Sugli errori di Bremer, Meité e Aina a Parma?

“Sul primo giallo ci stava, ha cercato l’anticipo e ha fatto fallo, pazienza. Sul secondo giallo ho qualche perplessità in più. Non mi sento di colpevolizzare il giocatore. Ci sta, è stata una giornata sfortunata, da parte sua. Meitè e Aina? Dobbiamo crescere in continuità, vale per tutti: prima dicevo che bisogna avere continuità di partita in partita, loro due la devono avere proprio nell’arco dei novantacinque minuti, perchè non possono addormentarsi in certe occasioni. Comunque non vale solo per loro due: tutta la squadra deve avere continuità di rendimento nei 95 minuti. Non deve succedere quello che si è visto contro il Milan: metà partita bene e metà partita male. Forse è un problema dovuto al fatto che alcuni giocatori non sono abituati a giocare in squadre di vertice. E’ un problema che devo risolvere”.

 

Cosa è mancato alla sua squadra in questo avvio?

“La continuità di risultati e di prestazioni. Quest’anno abbiamo più alibi, sapete come siamo partiti, quello che è successo, con la preparazione iniziata in anticipo e all’improvviso, inutile che io ripeta sempre le stesse cose. Quando staremo bene, bisogna cercare di fare le stesse cose contro tutti. Se affrontiamo l’ultima o la prima in classifica, dobbiamo preparare la partita mentalmente allo stesso modo. A volte ci è mancato questo. L’abbiamo visto con il Lecce, loro si stanno rivelando una squadra che mette in difficoltà tutti, noi non li abbiamo affrontati come se fosse la prima della classe e si è visto. Ci siamo sentiti troppo bravi, troppo forti, pensando di poter vincere anche giocando al 50%. Questo bisogna cancellarlo dalla nostra mente. Questo sicuramente non vale per domani, perchè l’ho detto prima, abbiamo di fronte una delle squadre più importanti d’Europa. Se non la prepariamo al meglio vuol dire che dobbiamo cambiare mestiere, non devo essere io a sollecitare i giocatori”.

Quale è il suo rapporto con Ancelotti?

“Non è che ci siamo mai frequentati, ma siamo i più longevi in Serie A, ci siamo affrontati tante volte, io ho avuto sempre massima stima e rispetto con lui, e quando ci siamo parlati c’è sempre stato comunanza di vedute e rispetto reciproco. Non ci vediamo tutti i giorni, ma c’è comunque un bel rapporto”.

Cosa le restituisce il ricorso vinto che le ha annullato la squalifica?

“Restituisce giustizia perchè non ho fatto niente per essere espulso. A Parma c’è un’area tecnica più piccola che da altre parti. Quando ho visto uno scontro a due metri dalla mia panchina istintivamente sono andato un metro più avanti. Essere squalificato per aver oltrepassato la linea un paio di volte mi sembrava eccessivo, fortunatamente i giudici lo hanno capito e mi hanno levato la squalifica”.

 

“Speravamo di arrivare a questa partita non reduci da una sconfitta. Abbiamo valutato la prestazione. Si sono fatti diversi errori ma avevamo fatto una buona gara fino a che eravamo undici contro undici. Davamo la sensazione di poterla vincere agevolmente e poi è andata come tutti sapete. Archiviamola. Si è lavorato sulla testa, si è cercato di incrementare gli allenamenti per chi arrivava dagli infortuni per capire se il range atletico di chi è rientrato da poco potrà essere migliorato. Ad esempio giocatori come Iago, che è molto importante, si sono allenati bene, hanno fatto cose mirate per cercare la condizione migliore. Lui ha minutaggio ridotto, ma spero possa essere una risorsa, eventualmente anche a partita in corso”.

Ancora il tecnico, parlando del Napoli: “Sono una squadra che, se è concentrata al massimo, è capace di mettere sotto il Liverpool campione d’Europa. Mi sono accorto che in Champions Ancelotti ha fatto scelte in funzione della partita contro di noi. Vuol dire che ci rispettano, che siamo diventati una squadra importante. Non ci sottovaluteranno. Se giocano concentrati, con rabbia e determinazione, come se affrontasse una squadra di Champions, può mettere in difficoltà chiunque. Hanno una forza incredibile e una rosa ben assortita. Qualche passo falso l’hanno fatto quando hanno pensato di avere vinto una partita prima di giocarla. Noi comunque faremo di tutto per rendere loro la vita difficile”.

 

Alla vigilia di Torino-Napoli, su IamNaples.it la conferenza stampa di Walter Mazzarri, allenatore del Torino, con un passato proprio in azzurro.

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