Scomparso dai radar a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori per una intera stagione, l’enfant prodige è pronto per dimostrare che tutto ciò di buono si era detto nei suoi riguardi era vero.
Scopriamo qualcosa in più su Pietro Pellegri, il genoano puro-sangue!
In breve
Data di nascita: | 17/mar/2001 |
Luogo di nascita: | Genova |
Età: | 18 |
Altezza: | 1,88 m |
Nazionalità: | Italia |
Posizione: | Attaccante – Punta centrale |
Piede: | destro |
Procuratore: | Gr Sports |
Squadra attuale: | AS Monaco |
In rosa da: | 27/gen/2018 |
Scadenza: | 30.06.2022 |
Gli Inizi
Pietro Pellegri è nato il 17 marzo 2001 a Genova, precisamente a Pegli, un quartiere posto nella zona di ponente della città, vicino a dove si allena proprio il Genoa Calcio.
Suo padre è un certo Valerio Pellegri, il Team Manager del Genoa da quasi trenta anni; non andiamo lontani dalla verità se diciamo che quella di Pellegri rappresenta una delle famiglie “più genoane” per radici, per passione e amore verso i colori della città.
Cresciuto in un tale contesto il suo destino non poteva che essere quello di indossare la maglia del “Grifone”: calcisticamente è cresciuto infatti nelle giovani del club.
La possenza fisica – era già 180 centimetri a 12 anni – gli ha consentito di bruciare le tappe e farsi valere nei pari età, ma non solo.
A 14 anni disputa il campionato nazionale under 17 – A, collezionando 19 presenze e a 15 anni lo ritroviamo già nella squadra Primavere con la quale disputa 15 partite e 7 gol.
Il precoce esordio
Che quello di Pietro sia un talento genuino lo si percepisce dai numeri e dai suoi esordi, non solo quelli richiamati nel settore giovanile, ma anche e soprattutto con la prima squadra. Il presidente Preziosi rilasciò alcune dichiarazioni sul ragazzo quanto meno curiose: “Ho in casa il nuovo Messi, spero solo non si monti la testa”. Un simile paragone di certo qualche sussulto lo dà inoltre per caratteristiche, come vedremo a breve, il paragone appare fuorviante dal momento che Lui rappresenta il tipico centravanti alla Vieri o per rimanere in tempi più recenti a Lukaku.
Il suo debutto in Serie A avviene a soli 15 anni e 280 giorni eguagliando il record del 1937 appartenuto ad Amedeo Amadei (giocatore della Roma) e battendo quello di Gianni Rivera. L’esordio avviene il 22 dicembre 2016 nella partita contro il Torino quando subentra nei minuti finali al posto di Rincon.
Coincidenza vuole che Pietro segni il suo primo gol nella massima serie italiana il 28 maggio 2017 nel match contro la Roma (gol del momentaneo vantaggio). Per i romanisti ma anche per gli amanti del calcio in generale quella data è storica visto che segna l’addio dal calcio giocato del Capitano e campione del Mondo Francesco Totti.
Con quel gol, inoltre, diventa anche il terzo giocatore più giovane ad aver segnato dopo Amadei e Rivera.
Un’ultima tappa che non può non essere ricordata è quella che lo vede protagonista nella partita contro la Lazio del 17 settembre 2019.
In quel match Pietro realizza un sogno, come egli stesso dichiarò al termine della stessa, ossia quella di segnare nel suo stadio e festeggiare sotto la curva. In realtà in quella partita mise a segno, da subentrato, ben due gol diventando il calciatore italiano più giovane (16 anni e 112 giorni) a realizzare una doppietta battendo il precedente record appartenuto a Silvio Piola.
Il passaggio al Monaco
Se c’è una squadra in Europa che si intende di giovani talenti sicuramente questa è il Monaco, club nel quale sono cresciuti talenti di livello assoluto ultimo Kylian Mbappè.
Per questo motivo e non solo che Pietro Pellegri decide nel gennaio 2018 di accettare, così giovane, l’offerta del club francese che per accaparrarsi le sue prestazioni sportive versò nelle casse di Preziosi ben 21 milioni più 10 milioni di bonus, bruciando la concorrenza della Juventus (come riportò all’epoca Sportmediaset). Inoltre nel contratto è stata inserita anche una clausola che prevede il 10% della futura rivendita a favore del Genoa nel caso in cui il Monaco dovesse vendere il calciatore per una cifra sopra i 40 milioni di eruo.
Una operazione davvero fantastica quella condotta da Preziosi.
In quella circostanza il giovane talento italiano disse: “Sono molto felice di unirmi all’AS Monaco e sono stato convinto velocemente dal progetto del club che consente ai giovani come me di progredire e prosperare in futuro, lavorerò sodo per diventare un giocatore importante del club in futuro”.
Allo stesso tempo il vice-presidente Vadim Vasilyev disse: “Siamo molto felici di dare il benvenuto a Pietro nell’AS Monaco, un giovanissimo giocatore che ha già l’esperienza della Serie A. Ha grandi qualità, un grande potenziale e siamo convinti che col tempo e molto lavoro qui, diventerà un giocatore importante. Questa è un’ulteriore prova che il nostro lavoro nelle ultime stagioni, i risultati e i giocatori che sono emersi con la nostra maglia stanno attirando i più grandi talenti del calcio europeo”.
Parole di assoluto riconoscimento del talento cristallino del ragazzo a dimostrazione di come il club francese creda molto in lui.
Il suo esordio con la nuova casacca avviene poco dopo: il 16 febbraio 2018 debutta nella partita contro il Digione vinta per 4-0 diventando il più giovane esordiente con la maglia del Monaco degli ultimi 40 anni.
Da dopo quella partita, però, comincia un lungo calvario!
Un periodo buio
Dopo il match di esordio con il Digione, Pietro rimane fermo circa due mesi a causa di una pubalgia, nel mese di marzo l’operazione per superare in modo definitivo il problema.
Quando l’infortunio sembrava ormai superato, ecco un nuovo imprevisto: dopo alcune apparizione, all’inizio della stagione 2018/2019, dopo anche la convocazione nella nazionale maggiore da parte di Mancini nel settembre 2018 in vista della Nations League, Pietro è costretto a fermarsi nuovamente per un infortunio all’inguine che lo tiene lontano dai campi di calcio per tutta la stagione.
Attualmente il giocatore risulta completamente recuperato dall’infortunio e si sta preparando a recuperare il tempo perduto.
Caratteristiche
Anche se il suo precedente Presidente Preziosi aveva affermato “abbiamo in squadra il nuovo Messi”, le caratteristiche del ragazzo sembrano diametralmente opposte, non fosse altro per la struttura fisica.
Classico centravanti alla Lukaku, anche se lui si ispira al suo idolo Zlatan Ibrahimovic.
Ciò che colpisce, infatti, di Pietro Pellegri è la forza fisica: alto 188 centimetri è come si dice “un armadio a 4 ante”. Nonostante la sua altezza è dotato di una ottima accelerazione, certo non come quella di un brevilineo ma sa farsi rispettare anche in velocità. Il tutto unito alla sua potenza fisica sembra un caterpillar pronto ad abbattere ogni muro difensivo.
Come esempio per capire che tipo di giocatore è Pietro si può portare il primo gol che ha fatto in Serie A nel match di addio di Totti: attacco della profondità, progressione a campo aperto, resiste alla carica di Manolas (di certo non l’ultimo arrivato) e fredda il portiere. Ecco il video:
E’ dotato di un tiro piuttosto preciso, sta imparando ad usare al meglio il piede debole. Se una critica gli si può muovere è che si fida troppo del suo fisico al punto da trascurare la tecnica. Lo stesso allenatore Ivan Juric ai tempi del Genoa affermò in una intervista realizzata ai microfoni di Sky: “Pietro è un ragazzo che lavora e vuole imparare i movimenti. L’anno scorso era grezzo, ora lo stiamo gestendo, ha una grandissima potenza nello scatto: non ci saranno problemi di gestione. Ricorda Vieri? Non saprei, ha imparato a giocare meno spalle alla porta, ha margini di miglioramento allucinanti”
In realtà Pietro non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Non si comprende ancora fin dove potrà arrivare e il suo infortunio ha ritardato il tutto di un anno.
Sicuramente è un calciatore che dimostra di essere decisamente più avanti dei suoi colleghi coetanei, di essere di categoria superiore e il campionato che sta per cominciare sarà una vetrina importante per lui, sperando (aggiungiamo noi) che il Monaco riesca ad essere più competitivo rispetto a all’ultima stagione che ha disputato.
Una bella intervista
Pietro Pellegri è un ragazzo umile, modesto, sereno. Anche se è giunto sotto i riflettori così presto rimane un ragazzo genuino e determinato a raggiungere il suo obiettivo.
Non potevamo in questo articolo non riportare una intervista rilasciata dal ragazzo al canale ufficiale del Genoa; anche se l’intervista non è recente, fa capire molto di questo ragazzo davvero speciale.
Mercato
Il contratto di Pietro scade il 27 gennaio 2022 ed il suo valore a causa del lungo stop è calato sensibilmente. Se si pensa a quanto già riportato sui costi dell’operazione di trasferimento nel club del Principato (ricordiamo: 21 milioni, più di 10 legati a bonus, più il 10 % sulla rivendita) i 7 milioni di valutazione secondo la quotazione di trasfermarkt appaiono piuttosto riduttivi per un talento del genere.
Non a caso il Monaco lo dichiara incedibile nonostante le richieste avanzate dall’Inter e dal Milan. Il ragazzo ha in ogni caso dichiarato che se dovesse tornare in Italia, lo farebbe solo per l’Inter.
Il calcio è un gioco
Per gli amanti della simulazione calcistica più famosa al mondo, riportiamo la carta speciale dedicatagli da FIFA19
immagine tratta da futbin.com
Per gli amanti del calcio manageriale riportiamo la scheda tratta dal database di football manager 2019.
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