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Sold out! La paura di un’ impresa.

Ed arriva il grande giorno.
Strade intasate, parcheggi pieni, file lunghissime dinnanzi ai settori dello stadio.
Il caos,ma c’era da aspettarselo.
E’ la partita che il popolo azzurro attende dai sorteggi di Europa League ( ma anche molto prima), è la squadra blasonata che da tanto tempo manca al San Paolo, è il Liverpool di Hodgson.

Sulle gradinate ci sono tifosi abituali e gli inconsueti, i simpatizzi e gli imparziali, e gli ospiti inglesi, tutti qui per assistere ad un evento che affascina.

Un San Paolo da pelle d’oca con coreografie da brividi, curve tinte di bianco e d’azzurro fanno da cornice ad una gara dalla quale
ci si aspetta il massimo dell’ impegno da parte dei nostri uomini ed uno spettacolo generale da parte di tutti.

Comincia lo show. I primi scalpori, tiri di fiato, urla mozzate, brividi soffocati. Tifosi in agitazione.

Inizialmente il nostro Napoli sembrava non volesse mettere in moto il ‘propulsore, poi ci ha creduto per un po’, appunto, solo per un po’,
ed in campo è ritornata l’impressione iniziale: il Napoli ha paura.
Timore per ‘quel’ nome cucito sulle maglie rosse. Un misto tra spavento,immotivazione e leggerezza( quest’ultima su tutte)
l’hanno fatta da padroni in campo.
A questo punto, sarebbe stata più proficua la presenza di talenti come Torres, Gerrard e Kuyt affinché il Napoli avesse ritrovato stimoli.

Per la prima mezz’ora la formazione azzurra ha dato l’impressione di un agnellino scorato dinnanzi ad un ‘mostro’, un mostro che in realtà di punti deboli ne aveva più di uno, un mostro che è arrivato qui, nella nostra tana unicamente per difendersi e portarci via un po’ di cibo, ‘dividerselo’.
Un mostro che all’occorrenza ne approfittava per ripartire appena i nostri sbagliavano (guarda il disimpegno di Aronica).
Un Liverpool-catenaccio, ben organizzato nel metodico raddoppio sul nostro Edinson, vigile sulle ripartenze di Lavezzi, Hamsik ben limitato tra le linee, fasce attente nel bloccare la nostra corsia di destra con Maggio, sulla sinistra Dossena (uno dei migliori in campo) era un po’ più libero di aggredire.
I miei occhi hanno visto una buona gara per Pazienza, Dossena(disimpegno a parte), Lavezzi che a tratti è stato devastante,
Cavani sù è giù per i reparti ed Hamsik, seppur contenuto dagli avversari ha svolto il suo lavoro in sordina, inutile rammentare
i soliti salvataggi di De Sanctis.

Potevamo osare di più,molto di più, ma è risaputo che ci manca la componente principale : la cattiveria.
Napoli poco aggressivo e, stranamente, troppo prevedibile e poco propenso a giocarsela alla pari.

Stabilito che, a mio avviso, i nostri ragazzi non hanno affrontato a dovere il ‘nemico’, credo che il mio adoraro mister abbia peccato anch’egli di troppa ingenuità. Loro son venuti qui con i ‘giovani’? Beh, facciamolo anche noi.
Buttiamo in campo dal primo minuto Yebda-Sosa-Dumitru e a partita in corso avrebbe effettuato un altro tipo di cambi ed ora, forse, non staremo qui a parlare di un pareggio.

E’ un pari che sicuramente non controbilancia l’immensa passione presente a sostenere i colori del cuore.

Un omaggio va a noi, noi che siamo i TIFOSI per antonomasia, spettacoli del genere sugli spalti e uno stadio strapieno
una squadra blasonata come l’Inter (per citarne una a caso)
se li sogna anche ad una finale di champion’s… per cui RISPETTO per questo popolo ed il suo amore!
Quando il Napoli non gioca da ‘mio Napoli’ le bastonate si moltiplicano vertiginosamente, alle polemiche di routine dei ‘tifosotti’
si associano le critiche poco costruttive dei tifosi di ‘fazioni’ differenti che quando si tratta del Napoli diventano tutto dei piccoli
Helenio Herrera e questa cosa mi manda in bestia.
Amarezza per 2 punti persi, sì, ma la rabbia che c’é è dovuta esclusivamente a queste persone che ti menziona gente del calibro di Torres, Gerrard, Kuyt, Johnson e si dimentica che il Liverpool è anche Babel, Jovanovic, Carragher, Cole…si parla di assenze e si associa il Napoli a squadre di serie C, ma è ancor peggio quando questi discorsi li fa chi del Napoli è tifoso, questa è la loro peggior pecca.
Non dico di difendere l’indifendibile o ragionare con poca obiettività, ma non mi sembra nemmeno il caso di andarci giù pesante
e giudicare la propria squadra non all’altezza al primo intoppo, è facile urlare al mondo intero in tempo di gioia e soddisfazioni:<
e nella cattiva sorte…….>> i nostri limiti li conosciamo tutti, ma li abbatteremo, se solo tutti ci credessimo.
Sarà il peggior Liverpool di tutti i tempi, ma qui si sta denigrando…il Napoli non ha disputato una gara contro la Sambonifacese(senza offesa per questi ultimi). E’ innegabile che la delusione è anche dentro di me, ma non mi induce ad essere negativa od offensiva. Io sono fiduciosa!
Parte della tifoseria dovrebbe maturare e crescere, insieme alla squadra.

Rientro tardi da Fuorigrotta, la stanchezza è tanta, si fanno sentire le giornate trascorse prima del match in compagnia di
allarmismo per l’ esaurimento ticket, preoccupazione di non arrivare in tempo,il casino per organizzarsi, la bolgia che accompagna sempre gli eventi legati al Napoli, ed è sempre così, e mi rendo conto dell’influenza che la mia più grande passione ha nella mia vita di tutti i giorni, ma va bene così, l’importante è che mi renda felice.

La partita, come ci avevano suggerito i minuti iniziali della gara, non è stata infervorante come ci si aspettava, ma di certo non disdegnamo un pari contro i grandi reds inglesi che,seppur giù di corda, son sempre una squadra prestigiosa con un grande bagaglio di trionfi e trofei, non è certo un Liverpool ‘finito’, no, non lo è.
E’ inevitabile una discesa a picco quando il ‘carro’ non è trattenuto a dovere.

Se quella palla di Hamsik fosse entrata dentro insieme a quegli altri pochi colpi dispersi in area ora saremo qui tutti belli e sorridenti ed il nostro weekend di ‘lotta continua’ contro tutto e tutti a difesa della nostra unica fede avrebbe un gusto diverso con sorrisi beffardi.
Ma la festa è solo posticipata. Ci vediamo il 4 novembre.
Troviamo fiducia in noi ed adottiamo una nuova mentalità: ad Anfield per Vincere!
‘Tori’ con addosso il manto rosso, ricordate che il MATADOR lo abbiamo noi! we have no more fear! Non avremo più paura!

………ma prima sconfiggiamo i diavoli milanisti, il ‘covo’ è
nostro…prepariamogli l’INFERNO!

Avanti Napoli!

Maria Merone.

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