L’Ischia in lotta per la promozione in Seconda Divisione Lega Pro, la Carpisa Yamamay Napoli vicinissima all’A1 e la sorpresa Acquachiara nel fertile terreno della pallanuoto partenopea. Tutte queste esperienze hanno un fil rouge: la figura di Lello Carlino, che si può definire un leader vincente dello sport napoletano.
Domenica allo Stadio “Collana” si è svolta la giornata chiamata “Vesti per un giorno la maglia della Carpisa Yamamay Napoli”. Una manifestazione molto significativa, può rappresentare un grande passo in avanti compiuto nel radicamento del calcio femminile in città?
“Domenica erano presenti più di 150 ragazze che hanno giocato a calcio nella struttura del Vomero ma un segnale molto importante sarebbe la riapertura delle porte del Collana per lo sport in generale”.
A che punto siamo riguardo alla controversa situazione dello storico impianto del Vomero?
“Sono tutti propensi a darci in gestione lo stadio Collana e stiamo aspettando che Comune e Regione si mettano d’accordo per far partire l’asta. A prescindere da chi avrà la responsabilità di gestirlo, credo che quest’impianto vada aperto per la città di Napoli”.
Il “Collana” è un impianto che storicamente ha sempre riscosso il suo interesse. Provò già in passato a sbarcare nello storico stadio partenopeo?
“In passato ci avevo già pensato, all’epoca parlai con l’Assessore dello Sport Ponticelli, quando la squadra femminile era in serie B e già in quella circostanza gli chiesi di giocare al Collana di domenica ma non ci fu concesso perché la struttura era fatiscente. Poi abbiamo cominciato a lavorare ad un progetto di rinnovo totale della struttura e stiamo aspettando che ci danno l’autorizzazione per far giocare le nostre ragazze ma anche per creare una Polisportiva, perché la città di Napoli ha bisogno di impianti sportivi per poter usufruire di tutte le discipline come: la pallanuoto, il basket, il calcio, tutto per i giovani. Il mio obiettivo è di creare una serie di strutture che purtroppo in Campania non esistono”.
La Carpisa Yamamay Napoli sta bruciando le tappe. Cosa ci può raccontare in merito a quest’esperienza?
“Il merito di tutti questi successi è da attribuire al nostro dg Italo Palmieri, al mister Marino, al direttore tecnico Bruno Moriello ed al segretario Lello Riccio. Siamo imbattuti da un anno e mezzo e in nessun campionato professionistico c’è un record così lungo, neanche nel calcio maschile esiste una compagine con i nostri record. A cinque giornate dalla fine abbiamo un vantaggio di cinque punti e siamo ad un passo dalla promozione in serie A1. Un’esperienza del genere in un mondo dilettantistico rappresenta un vero e proprio miracolo”.
Con l’augurio che l’Ischia approdi in Lega Pro quali sono i progetti futuri della società campana?
“La società sta per essere acquistata, dobbiamo solo andare dal notaio a formalizzare il tutto e si chiamerà Green Eyland ma non sappiamo ancora con quali quote entreremo nell’Ischia perché stiamo aspettando di conoscere precisamente la divisione del pacchetto societario con la cordata ischitana”.
De Laurentiis: “Ho provato a prendere l’Ischia ma non me l’hanno permesso”. Queste le parole che scossero l’ambiente a Dimaro durante il ritiro del Napoli. Ci sono stati dei contatti in passato tra l’Ischia ed il patron del Calcio Napoli?
“E’ risaputo che fu offerta a De Laurentiis la squadra femminile sei mesi fa nella mia azienda a Nola ma non la proposta non fu presa in considerazione. Non aveva tutto questo interesse per il calcio in rosa. So che il presidente, anche se non proprio in prima persona, si è interessato all’Ischia, non tanto alla prima squadra ma al settore giovanile, che per quanto mi riguarda è una realtà importante per tutta la Campania. Ho rapporti con le squadre di serie A, B e Lega Pro per la valorizzazione dei giovani, tali strategie sono fondamentali per far crescere i vivai con i costi attuali”
Dal calcio alla pallanuoto, l’Acquachiara ha stupito tutti con il quarto posto in classifica, è sorpreso dall’andamento di questa compagine?
“Siamo in attesa del derby con il Posillipo che sicuramente è molto sentito in città, sarebbe un altro miracolo, perché sapete benissimo che è il nostro primo anno in serie A e la tartaruga continua a portare bene (ride n.d.r.). Sarei un po’ folle a dire: “Me l’aspettavo”. Penso che quando si sposano progetti seri con persone competenti come Nicola Crisano nell’Ischia, Italo Palmeri nel calcio femminile, Franco Porzio che è un campione di sport e di vita. Quando si affidano progetti seri a persone che vivono di questi sport, i risultati vengono ma è necessario anche un pizzico di fortuna. Ho creduto in queste persone e mi hanno dato grosse soddisfazioni”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
