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Settore giovanile e mercato, il Napoli programma

Il 22 Novembre è la data della storia. Senza ipocrisie o entusiasmi eccessivi, Napoli-Manchester City è da considerarsi una partita determinante per la storia del club partenopeo e soprattutto della gestione De Laurentiis. Il Napoli raggiungerebbe alla sua prima partecipazione alla competizione continentale, da quando ha assunto la denominazione inglese, gli ottavi di finale trovandosi nell’elite più nobile del calcio europeo. La sfida contro la compagine di Mancini rappresenta un bivio per il progetto Napoli e la programmazione delle sue prossime tappe. L’organico partenopeo ha delle carenze evidenti nelle alternative, tra lacune di base, infortuni e condizione atletica approssimativa di alcuni uomini; il cruccio principale di questa stagione, che tiene tutti in ansia dalle parti di Castelvolturno, è la tenuta psicologica e fisica al cospetto del doppio impegno Champions-Campionato, considerando che poi arriverà anche la Coppa Italia. Mazzarri è consapevole della centralità dell’impegno di martedì prossimo al San Paolo ed, infatti, nel corso di un’intervista rilasciata a quotidiano.net ha dichiarato: “Eh già. Una partita che non dobbiamo sbagliare, una partita in cui ci dobbiamo fare un’iniezione di autostima”. Il tecnico di San Vincenzo poi sa bene che non bisogna mettere troppa pressione sull’evento ed allora corregge un po’ il tiro: «E comunque è già un successo, per il Napoli, essere arrivati a vivere sfide di livello così alto». Prima del Manchester City, però, arriverà al San Paolo la Lazio capolista; il valore della compagine biancoceleste potrebbe essere un vantaggio per gli azzurri che così a livello psicologico e d’intensità dovrebbero essere più carichi rispetto alle sfide contro Fiorentina e Parma, che recentemente hanno preceduto gli impegni di Champions contro Villarreal e Bayern Monaco al San Paolo. Torna a Fuorigrotta Edy Reja; un altro bagno di folla, di emozioni, di lacrime animerà la serata perché il tecnico goriziano con la forza morale di resistere ai fuochi incrociati che insidiavano il suo lavoro si è conquistato un posto nel cuore dei napoletani, portando il Napoli dalla Serie C al primo ritorno in Europa conclusosi il 2 Ottobre 2008 nella serata di Lisbona. Una cavalcata indimenticabile, Reja e Marino sono entrati nella storia di questo club e meritano di essere considerati dei simboli della rinascita perché se il Napoli può puntare alla qualificazione agli ottavi di Champions è anche grazie a loro. Consiglio ai due tecnici di trovare il modo di incontrarsi e scambiare due chiacchiere; entrambi soffrono le pressioni, uno sulla sponda biancoceleste della Capitale, l’altro a Napoli, dove Reja ha avuto un profondo conflitto con i cosiddetti sapientoni. Mazzarri potrebbe farsi raccontare qualche segreto sulla capacità di mantenere la calma anche davanti a critiche ed atteggiamenti che possono infastidire. Nell’arco di una settimana il Napoli si troverà ad affrontare il proprio passato, prima contro la Lazio di Reja e poi contro l’Atalanta di Marino, in un tourbillon di ricordi, emozioni, ma con la consapevolezza che da questo ciclo terribile si decide il valore della propria stagione.

La programmazione del Napoli attende il bivio della Champions; dalle parti di Castelvolturno si monitora il lavoro fatto dal reparto scouting, si analizzano i possibili colpi e le strategie. Anche se dovesse arrivare solo l’Europa League, il Napoli avrebbe comunque il doppio impegno, a cui si aggiunge poi la Coppa Italia; è quindi comunque fondamentale operare durante il mercato di Gennaio per colmare le carenze della rosa a disposizione di Mazzarri.

Un mediano ed un esterno sinistro dovrebbero arrivare a prescindere dal raggiungimento della qualificazione agli ottavi di Champions, salvo che Donadel non recuperi dall’infortunio ed assicuri tempi veloci per il recupero di una condizione atletica presentabile. La Champions invece potrebbe portare il Napoli a rinforzare anche l’attacco, magari con qualche giovane di valore, considerato un investimento importante anche per il futuro. 

Ci saranno anche delle cessioni con Dezi e Chavez che andranno a fare esperienza in prestito e Rinaudo in lista di sbarco. Continuare l’avventura nell’Europa che conta porterebbe degli introiti considerevoli che naturalmente cambierebbero anche il mercato, che comunque non prevederà nessun grande colpo, ma investimenti nella media.  E’ tempo di manovre anche per il settore giovanile; Sormani si occupa sempre di più in prima persona della rifondazione tecnica del vivaio, mentre Barresi cura l’aspetto amministrativo del settore giovanile. Ieri la “giornata azzurra” al “Kennedy” con 30 ragazzi selezionati da osservatori ed addetti ai lavori che hanno sostenuto uno stage sotto gli occhi di tutti i tecnici delle giovanili partenopee. Fuori genitori e procuratori, porte aperte solo ai “talent-scout”. Piccoli passi avanti rispetto al caos dei raduni degli scorsi anni e verso il cambiamento che da tempo invochiamo. Nelle scorse settimane sono stati intravisti a Castelvolturno l’ex portiere Roccati e l’ex allenatore della Primavera della Juventus campione d’Italia Massimiliano Maddaloni; volti che dovrebbero essere configurati in un progetto di restyling del vivaio, con maggiori investimenti e più qualità nella guida alla crescita dei ragazzi.

 

Fonte: Ciro Troise per “Il Corriere del Pallone”

 

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