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Ieri la Primavera del Borussia si è allenata a Frattamaggiore. E fuori lo stadio… c’è l’amianto

A Frattamaggiore, nella Terra dei fuochi, sembra che da circa un mese sia diventata un’utopia far rimuovere una lastra di amianto, abbandonata dietro al campo B dello stadio comunale Pasquale Ianniello, che ospita le partite casalinghe dei Nerostellati Frattese. E questo nonostante sia ormai ampiamente accertato il nesso tra mesotelioma pleurico e asbesto. Nonostante, insomma, le informazioni sulla pericolosità della fibra killer siano note a tutti anche se, evidentemente, ancora non lo siano abbastanza a chi amministra la città. Dopo una prima segnalazione alle autorità da parte di qualche cittadino giustamente preoccupato, si è proceduto a mettere (si fa per dire…) in sicurezza il sito come si evince dalle foto, che mostrano il nastro segnaletico bianco e rosso per delimitare l’area di intervento. Dalle stesse foto si evince che tutto intorno le polveri di amianto si erano già ampiamente sbriciolate e disperse. È seguita, poi, nelle settimane successive, una nuova segnalazione da parte di altri cittadini indignati per il ritardo con cui si stava gestendo la situazione, e la lastra, come emerge dalle successive foto, è stata imballata ulteriormente. È stato apposto un foglio di carta dattiloscritto, con una scritta: “amianto”. Ora, come si faccia a sottovalutare una bomba ecologica di tali dimensioni è davvero inconcepibile. Nella zona circostante c’è un parcheggio, ci sono piccole aziende con operai, ogni sabato si tiene il mercato rionale con bancarelle di alimentari, frequentate, tra gli altri, da molte mamme che con passeggini. Ma non solo: nello stesso stadio si allenano i ragazzi delle varie scuole calcio presenti sul territorio e la primavera del Napoli. E ieri si è allenata, “addirittura”, la primavera del Borussia Dortmund, che ora sta affrontando gli azzurrini per la gara di Youth League al “Bisceglia” di Aversa clicca qui per leggere il live).  L’iter burocratico, in questi casi, prevede che l’ufficio ecologia richieda la rimozione alla ditta specializzata, che deve attendere però il nulla osta della Asl competente. Ma considerando il fatto che dalla prima segnalazione è passato circa un mese, ci si chiede quanto tempo si debba ancora attendere per qualcosa che dovrebbe avere un carattere “di assoluta urgenza”. Non sarebbe stato il caso di bloccare completamente l’accesso alla strada o di annullare il mercato settimanale per assicurare l’incolumità ai cittadini? Tra l’altro, come testimoniano ancora una volta le foto, una situazione analoga si registra anche all’ingresso del cimitero, lato Frattaminore. Anche in questo caso i tempi burocratici per la rimozione sembra si siano allungati a data da definirsi. Senza parlare dell’amianto che è ancora presente nelle case o negli uffici della nostra città. Con il risultato che, a vent’anni dalla sua messa al bando, la fibra killer continua indisturbata a fare vittime. Il Borussia non ha nulla da dire?

Fonte: paralleloquarantuno.it

La Redazione.

D.G.

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