I giocatori della nazionale del Camerun, che dovevano partire questa mattina alla volta del Brasile, hanno rifiutato di imbarcarsi sull’aereo noleggiato dalla presidenza camerunense. La rivolta dei premi è dunque esplosa e la squadra chiede di essere accontentata prima di imbarcarsi su un aereo. Secondo quanto riferito da fonti giornalistiche africane, la tensione sulla questione
dei premi, che si trascina da settimane, si è impennata ieri dopo la vittoria in amichevole contro la Moldavia. I giocatori hanno abbandonato il campo per protesta alla fine, lasciando il solo ct, il tedesco Volker Finke, a ricevere la bandiera nazionale dalle mani del primo ministro, cerimonia che precede solitamente la partenza. Samuel Eto’o non si è neppure visto, ufficialmente malato. Adesso la squadra è ferma a Yaoundè e aspetta un passo dalle autorità, i giocatori sono uniti e chiusi in un hotel della capitale. La nazionale camerunense dovrebbe esordire ai Mondiali in BraSile sabato prossimo contro il Messico.
LA MINACCIA – Il Camerun è incluso nel girone A, lo stesso del Brasile; il suo esordio è previsto il 13 giugno a Natal, contro il Messico. Il Camerun, come riporta il sito di Globo, avrebbe già ieri minacciato di non scendere in campo nell’ultima amichevole, a Yaoundè contro la Moldavia. Poi i giocatori hanno preso regolarmente parte all’incontro, ma l’assenza di Eto’o, Choupo Moting e altri titolari non è passata inosservata: i media locali la mettono in relazione alla disputa sui premi che divide giocatori e federcalcio camerunense. I giocatori pretenderebbero il pagamento anticipato e in contanti del premio, e avrebbero minacciato di non salire sull’aereo previsto per domenica mattina ora brasiliana. Di sicuro, al termine dell’amichevole vinta 1-0 con la Moldavia hanno lasciato il campo in segno di protesta senza ascoltare il discorso di saluto delle autorità locali, come da programma.
Fonte: corrieredellosport.it
