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Bartocci il perfezionista, vero eroe della BpMed

Maurizio Bartocci è senza ombra di dubbio il personaggio principale dell’ennesima rinascita del basket napoletano. Il popolo del PalaBarbuto gli riserva sistematicamente una standing ovation ad ogni presentazione prima dell’inzio delle partite. Ricopre di diritto il ruolo di assoluto protagonista e punto di riferimento della nuova BpMed Napoli.

LA PRIMA VOLTA Bartocci inizia la sua avventura a Napoli nel 2001, quando a fianco di coach Piero Bucchi, trova la promozione in A1. A Napoli resta fino alla triste stagione 2008/09, stagione nella quale coach Bartocci era stato scelto dal gm Ario Costa e dal presidente Mario Maione della S.S. Basket Napoli come capo allenatore della squadra, prima che la società fosse inesorabilmente cancellata dal basket professionistico. Al termine dell’ultima amara esperienza azzurra Bartocci ha poi cambiato tre squadre in altrettante stagioni. Prima Scafati, con la quale ha raggiunto la semifinale playoff per tentare la promozione in A1 nel 2009, poi a Jesi e San Severo con le quali ha patito due retrocessioni, una nel 2010 e una nella stagione appena terminata.

SECONDO ATTO Adesso la nuova BpMed Napoli gli ha letteralmente consegnato in mano le chiavi della squadra. Il presidente Calise gli ha fatto sottoscrivere un accordo biennale con l’espresso compito di riportare Napoli nel Basket che conta. Entusiasta la risposta del coach casertano che si è immediatamente tuffato nella sua nuova ed intrigante esperienza napoletana sposando il progetto BpMed e trascinando di fatto la squadra in questo splendido e vincente avvio di stagione in testa la classifica del nuovo campionato DNA.

IL COLLANTE Appena giunto a Napoli ha chiamato ad uno ad uno tutti i giocatori che attualmente compongono il roster convincendoli della bontà del progetto, e garantendo in prima persona sull’affidabilità del nuovo assetto societario, superando così di fatto le legittime perplessita di alcuni atleti dopo le catastrofiche esperienze di Napoli negli ultimi anni. Bartocci è stato l’assistante di coach Franco Marcelletti nell’anno dello storico trionfo tricolore della società bianconera del 1991 e, nonostante la forte rivalità cestistica tra Napoli e Caserta si può certamente affermare che il coach della BpMed sia tra i pochi casertani ad essere amato dal pubblico partenopeo.

INCONTENTABILE Al limite del maniacale il suo professionale approccio al lavoro. Ecco cosa dice di lui il presidente del Napoli Basketball Salvatore Calise: “Bartocci è una persona molto esigente. Pretende il massimo da tutti i suoi giocatori nonchè dai collaboratori. Nelle sue sessioni di allenamento pretende che i giocatori si impegnino come in partita”. In ogni allenamento, infatti, si può notare l’incredibile attenzione che coach Bartocci dedica a tutti i dettaglio, caratteristica determinante per arrivare a risultati importanti. L’allenatore casertano è sempre stato molto apprezzato dai suoi giocatori. Quando, nel 2004/05, Bartocci sostituì sulla panchina Attilio Caja, riuscì a ricompattare uno spogliatoio che sembrava spaccato arrivando addirittura ai playoff. La rinascita dalla Napoli cestistica passa dunque dal suo coach e, se il buongiorno si vede dal mattino, Napoli può ben sperare.

Fonte: Il Domani dello Sport

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