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Mesto? Si, no, forse

Le alternative sono Schelotto e Zambelli

Mai dire mai: perché quando ormai sembra che stiano per scorrere i titoli di coda, Giandomenica Mesto (30) scopre che Napoli è in realtà ancora un puntino che si perde in lontananza e che bisognerà rimettersi in un angolo ed aspettare che qualcosa accada. Fatto, già fatto, e invece no, è stato tutto un terribile gioco, persino un po’ perfido: e ora che il rintocco del «Big Ben» s’avverte nell’aria, il conto alla rovescia mette i brividi. Vedi Napoli e poi, boh…: con i contratti sistemati sui tavoli e le valigie sul letto, il viaggio s’interrompe sul più bello ed è rimandato al 31 agosto, forse, chi può dirlo, perché intanto il Genoa ha capito d’essere scoperto a destra e preferisce temporeggiare.

COME PRIMA – E’ il destino che ci mette del suo su quest’asse (impercorribile) Genoa-Napoli: un anno fa, Criscito era ormai d’azzurro vestito; poi ci fu un dietrofront e l’affare saltò; e prim’ancora, pareva che Palladino potesse atterrare a Capodichino; e sempre scivolando indietro nel tempo, Acquafresca, e capitoli persino dimenticati di un’enciclopedia dell’assurdo. Giandomenico Mesto può sentirsi ancora in corsa per la fascia partenopea, controfigura di Maggio: però resta il mistero (affascinante e anche un po’ inquietante) del giallo che rimanda all’ultimissima puntata del calciomercato. Così ha deciso Enrico Preziosi, il presidente del Genoa, che, ceduto Tomovic, ha capito di avere necessità di un calciatore con caratteristiche – ma guarda tu – proprio simili all’esterno promesso a De Laurentiis in comproprietà.
CARO EZEQUIEL – A quel punto, il Napoli ha riordinato le idee, ha attivato lo staff di stanza al mercato, ha scremato l’elenco dei papabili ed ha cominciato a ripensare ad Ezequiel Schelotto (23) dell’Atalanta, il maratoneta di Colantuono, uomo con vocazione non vagamente offensiva, però comunque idoneo al profilo del progetto-Mazzarri; poi una divagazione pure su Federico Peluso (28), un cavallone esploso dall’altra parte.
ARGENTINA – Ma intanto bisogna andare oltre e tessere ulteriori tele: in Argentina, Ricardo Centurion (19) sta mostrando il meglio del proprio repertorio e De Laurentiis, sensibile ai talenti giovani e amante degli acquisti in prospettiva, ha chiesto di accelerare, di dare nuovi impulsi alla trattativa con il Racing Avellaneda. Il discorso s’è impantanato sulle cifre, ma le possibilità di arrivare ad un accordo sono concrete e la possibilità lasciata emergere dal Napoli di poter acquistare l’enfant prodige sudamericano e di lasciarlo maturare a casa sua ha fatto presa.
MADE IN ITALY – La quarta via poi riconduce a Brescia ed è poi una valutazione avviata nella serata afosa di Milano, rileggendo gli uomini di spinta di destra: su Zambelli si è speso, e tanto, Gino Corioni, con il quale De Laurentiis ha rapporti solidi; e il fluidificante è conosciutissimo da Micheli & Mantovani, i talent scout con passato bresciano. La griglia dei desideri alla vigilia dell’ultima notte resta invariata con Mesto che occupa sempre la pole.
Fonte: Corriere dello Sport
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