Oggi è già domani: perché la priorità è il progetto, una filosofia di vita da sostenere a prescindere dall’eco di un nome per la piazza. Benvenuti a Castelvolturno, l’enclave d’un Sud America spazioso, che va dal Brasile all’Argentina, che già include nel suo ventre pure l’Uruguay e il Cile e la Colombia e che garantisce d’allagare le proprie frontiere, i propri volti. E’ il mercato in prospettiva, è il made in Naples, è la voglia matta d’imporsi attraverso la propria idea di calcio, che prescinde dagli standard alti e privilegia la meglio gioventù in circolazione per poi trasformarli in top player.
CENTURION– E poi c’è dell’altro, perché inevitabilmente la testa finisce per andare (sistematicamente) in Argentina, in quella terra «benedetta» in cui il Napoli ha scoperto affinità elettive: Adrian Ricardo Centurion (19) è l’ultimo esponente d’una nidiata di «fenomeni» da verificare di giorno in giorno e su quest’esterno destro del Racing Avellaneda, già etichettato – come spesso s’usa fare – al nuovo Di Maria, le relazioni si sprecano. Alejandro Junior Mazzoni, il procuratore di Lavezzi, ne ha parlato la settimana scorsa con De Laurentiis e Bigon e l’input ricevuto è servito per dare il via ad una trattativa non semplice e però neppure infernale: come sempre, è una questione di soldi, è avendo il Racing intuito di avere in organico un calciatore che piace, il prezzo ha subito inevitabili lievitazioni ed ha toccato i tre milioni, considerati tanti per un ragazzo di prospettive ma da modellare. I video osservati hanno appagato la legittima curiosità ma a Castelvolturno, nell’archivio, giacciono anche una serie di annotazioni rilevanti che hanno spunto il Napoli a credere in ciò che sta facendo, dando impulso alla chiacchierata con gli emissari argentini.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
