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Oltre Radosevic è in arrivo anche Mazzarrani

Per luglio si segue l'attaccante Pepe del Penarol

Doveva essere il giorno della definizione della trattativa che, a giugno, porterà Josip Radosevic a Napoli, e in effetti davvero poco manca all’ufficialità e al suono dei violini. Magari di Bregovic. Ieri non è andato in scena l’incontro decisivo, perché il presidente dell’Hajduk, Brbic, era in Slovenia, e il direttore sportivo, Kresic, con la squadra ancora nel ritiro turco di Antalya, ma ormai si può parlare di una questione di ore. Oggi era il limite inizialmente indicato come quello dell’annuncio, ma a questo punto conta poco: potrebbe anche slittare, ma la situazione non cambierà, perché ormai è una questione di dettagli, una questione burocratica, e poi il diciottenne centrocampista della Nazionale croata potrà considerarsi un (futuro) giocatore del Napoli. 

LE FIRME – E allora, le ultime novità. Poche, in effetti, perché non resta che attendere l’incontro utile a mettere nero su bianco. L’incontro cui dovranno prendere parte sia il d.s. Bigon, sia Radosevic. Quello delle firme, insomma: probabile che si terrà a Milano, ma tutto dipende dalle mosse e dagli spostamenti di Brbic. Che in questi giorni ha parlato sia con Radio Crc, sia con le radio e i media croati, ma che soprattutto ha dialogato con Eupremio Carruezzo, ex attaccante suo consigliere, nonché scopritore e manager italiano del giocatore: è lui l’uomo chiave della trattativa. 

DA COMUNITARIO – Nel frattempo Radosevic, che piace anche a Parma e Marsiglia, ha lavorato anche ieri a Spalato: in campo, come sempre, perché non ha seguito la squadra in Turchia ma ha comunque continuato ad allenarsi in sede. A Spalato. Che sarà ancora la sua casa fino a giugno. La formula, infatti, è chiara: Josip, 19 anni il 3 aprile, firmerà fino al 2017 ma proseguirà la sua avventura con l’Hajduk fino a giugno, salvo poi trasferirsi a Napoli. Con in tasca lo status di comunitario: la Croazia, infatti, entrerà a pieno titolo nell’Unione Europea il 1° luglio. Il club, invece, guadagnerà poco meno di 3 milioni di euro: liquidi utili per risanare anche la difficile, difficilissima situazione economica che sta attraversando. 
POZZO DI GIOCATORI – Per il resto, e in attesa di mettere tutto nero su bianco con l’Hajduk, il d.s. Bigon ha ripreso il suo tour in giro per l’Italia dopo una breve pausa. Doloroso, il primo step: ieri, infatti, insieme con Grava ha rappresentato il Napoli ai funerali genovesi del presidente della Samp, Riccardo Garrone, salvo poi trasferirsi a Milano. La sede operativa, la base dei prossimi giorni di mercato: gli ultimi, i più frenetici. E frenetica, molto viva, è sempre la collaborazione con l’Udinese: i due club sono infatti molto vicini alla chiusura di un’altra operazione relativa al talento, Andrea Mazzarani (23). Il Napoli, infatti, è pronto ad annunciare l’acquisto della metà del cartellino dell’ex trequartista del Novara di proprietà della società dei Pozzo: un’operazione in prospettiva, considerando che, a quanto pare, il giocatore sarà poi girato in prestito (probabilmente al Modena). 
IL FUTURO  Messi a segno subito i due colpi veri, Armero e Calaiò, Bigon si sta dedicando al futuro: oltre a Radosevic, nel mirino, per giugno, sono finiti Pedro Obiang (20) della Samp, e l’attaccante uruguaiano del Penarol, Sebastian Cristoforo Pepe (19). 
MINI REBUS – Prima di dichiarare definitivamente chiuso il mercato di gennaio, però, bisognerà risolvere una volta per tutte un paio di piccoli rebus: relativi a Federico Fernandez (23) e Bruno Uvini (21). Il difensore argentino è il vero, grande scontento: il suo manager, Gustavo Goni, ha richieste in Spagna e in Inghilterra, ma il Napoli lo cederà soltanto davanti a una proposta molto vantaggiosa. Qualche giorno fa con l’Inter s’è parlato di uno scambio di prestiti con Silvestre (28), ma il club di Moratti non gradisce la formula. Su Uvini ci sono il Siena e il Gremio. 
Fonte: Corriere dello Sport
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