Stamattina gli Allievi Nazionali hanno conquistato un’altra vittoria, 1-0 in casa contro la Nocerina. Il Napoli arriva a quota 13, insidiando la capolista Cavese. I ragazzi di Ciro Muro hanno ottenuto in cinque gare un pareggio e quattro vittorie. Per commentare il match odierno e l’andamento degli Allievi Nazionali, abbiamo intervistato in esclusiva l’allenatore Ciro Muro, campione d’Italia con il Napoli nella stagione 1986-87 e vincitore anche di una Coppa Italia, proprio in quella stagione, in finale contro l’Atalanta.
Mister, oggi un’altra vittoria. Questa volta però si è sofferto di più?
“Abbiamo avuto due occasioni nel primo tempo per chiudere la partita, la Nocerina era messa bene in campo ed in buona condizione fisica. Nella ripresa poi è arrivato il gol di Marco Insigne, grazie al quale abbiamo vinto.
Mister, io credo che il vostro centravanti classe ’94 Amico sia un giocatore di ottime prospettive, lei che ne pensa?
“Amico è un ragazzo molto interessante, però deve capire che il calcio è un gioco collettivo, deve comprendere quando può dribblare e quando è più opportuno servire un compagno. Ha enormi margini di crescita. In generale ho a disposizione un ottimo gruppo, spero di averlo a disposizione al completo al più presto. Nicolao (ieri a Crotone con la Primavera), Fornito, Allegra e Capatosta in settimana si allenano con la Primavera, quindi non posso lavorare sulla loro crescita. Celiento sta recuperando da un infortunio, è stato fuori già un mese. Nicolao, Fornito, Palma e Cretella, difensore classe ’95, sono stati convocati in passato nella nazionale under 16. Non bisogna poi dimenticare Marco Insgine, elemento fondamentale di questa squadra. Questa però è un’ età difficile, non bisogna correre e crescere passo dopo passo.”
Mister, lei è stato campione d’Italia nella stagione 86-87, l’anno di Napoli-Milan 2-1, sfida impreziosita su quel gol di Maradona su assist di Giordano?
“Spero che si ripeta domani la stessa azione con Hamsik e Lavezzi. Non dimenticherò mai quel gol di Maradona e credo che sia un ricordo indelebile di tutti i napoletani.”
Intervista a cura di Ciro Troise
