Un anno fa il Napoli conquistava il titolo nazionale della Categoria Berretti e Allievi e Giovanissimi Nazionali sbarcavano a Chianciano per la fase finale. Quest’anno le politiche di Sormani e dei vertici del settore giovanile che abbassano l’età delle varie categorie e la riforma del campionato Allievi, diventato più complicato con la divisione tra A e B e Lega Pro oltre alla sconfitta della Berretti in semifinale contro la corazzata Inter, concentrano le speranze partenopee solo sui ragazzi di Ciro Muro, bravi a conquistare contro la Lazio il pass per la final eight. Tante sono poi le situazioni, i dettagli, le scelte compiute durante la stagione che meriterebbero un approfondimento che dedicheremo a stagione terminata, collegando gli insegnamenti provenienti dal passato per proiettarsi sulle strategie per il futuro. Il presente è l’appuntamento in Toscana dal 21 al 28 Giugno in cui il Napoli si presenterà da vicecampione d’Italia (l’anno scorso gli azzurrini, diretti all’epoca da Nicola Liguori, persero in finale per 3-0 contro la Fiorentina) e metterà in mostra tanti ragazzi interessanti da seguire con estrema attenzione: l’esterno Palumbo, i centrocampisti De Simone Fabrizio e Gennaro, gli esterni offensivi Lombardi e Bifulco, l’attaccante e capitano De Iorio. La loro crescita deve essere una priorità e non basta l’apparizione sotto età in categorie di livello superiore (alcuni di quelli elencati hanno giocato qualche partita anche negli Allievi Nazionali, così come Tutino, Palmiero, e Gaetano, i ’96 aggregati in Primavera) ma è importante costruire dei percorsi individuali di formazione dal punto di vista fisico, tattico e tecnico.
La precarietà dovuta all’assenza di un proprio centro a disposizione della scugnizzeria rende tutto più complicato ma la storia di Lorenzo Insigne impone di credere alla “strada maestra” di puntare sul proprio settore giovanile che questo portale, fin dai suoi primi giorni di nascita, suggerisce con frequenza. I migliori esempi d’Italia e d’Europa illustrano che i fattori per crescere e su cui investire sono le strutture, l’organizzazione e la formazione dei tecnici. Il Napoli ritiene di non avere ancora (chissà quando l’avrà) la possibilità di garantire un impegno complessivo che metta al centro la valorizzazione del vivaio e allora si cerca di compiere il mix perfetto tra lo scouting, settore che anche l’ultimo bilancio ha dimostrato essere centrale nelle politiche societarie, e cura di ciò che si ha in casa.
Le mission dei talent-scout Micheli e Mantovani non hanno confini mentre bisognerebbe incentivare la ricerca di talenti a livello locale con gli osservatori Caffarelli, Carannante e Nardi potenziando i rapporti con scuole calcio ed altre società. Fa male vedere gli Allievi Nazionali del Catania qualificarsi alla final eight con un’alta percentuale di campani nel proprio organico o ascoltare i report dal 22° Torneo Internazionale di Cairo Montenotte chiuso dal Napoli al dodicesimo posto. L’Inter ha vinto la competizione ligure in finale ai rigori contro il Milan, in cui ha fatto la differenza La Ferrara, talento classe ’98 cresciuto nella Mariano Keller.
All’esproprio compiuto continuamente in Campania il Napoli risponde con lo scouting in giro per il mondo. Si comincia dal colpo Novothny, attaccante classe ’94 esploso nella Primavera di Sormani che sarà riscattato per una cifra vicina agli 80000 euro dal Veszprem, compagine di Serie B ungherese. Le strade dei movimenti di questi giorni si muovono sul lungo binario Ghana-San Vincenzo, il comune dove è nato e cresciuto Walter Mazzarri.
Cerchiati in rosso sui block-notes di Bigon e compagni ci sono il leone d’Africa Appiah (clicca qui per leggere l’esclusiva del 1 Giugno), centrocampista offensivo classe ’95, che ha impressionato nell’amichevole di fine campionato contro la Berretti dell’Aversa Normanna disputata a Trentola Ducenta e Tartaglione, altro mediano classe ’98 proveniente dalle giovanili del San Vincenzo. In Toscana il giovane talento può vantare ottime referenze, è stato anche convocato per la Rappresentativa della Provincia di Livorno giunta in semifinale al Torneo delle Province (clicca qui per leggere l’esclusiva del 14 Aprile).
Tartaglione è stato già monitorato attentamente nello scenario della Toscana Football Cup con la compagine di Ciro Muro, in Liguria c’è stato per lui il secondo appello. La parola giovani è il fil rouge del presente in casa Napoli. Dalle manovre per il vivaio alle dichiarazioni di De Laurentiis che aveva parlato di un organico di trenta elementi “inter pares” e di puntare sui giovani.
Le relazioni provenienti dal Sudamerica in questo weekend gli danno ragione: Fernandez domina la scena da centrale nella difesa a quattro dell’Argentina, Vargas entra al 78’ ed aiuta il Cile nel chiudere sullo 0-2 la partita contro il Bolivia propiziando con un diagonale che si stampa sul palo il raddoppio realizzato poi da Vidal a porta vuota. Quest’argomento forse ritornerà nel vivo la settimana prossima quando si capiranno le strategie del Napoli in merito a Lorenzo Insigne. Le quotazioni in rialzo per l’approdo di Ciro Ferrara sulla panchina del Pescara favoriscono l’ipotesi che lo scugnizzo di Frattamaggiore resti per un altro anno in prestito in Abruzzo. L’incontro di mercoledì sera tra Mazzarri e De Laurentiis ha dato il via alle strategie di mercato degli azzurri. Lunedì scorso raccontavamo che s’avvicinava un gentlemen agreement tra i due protagonisti della storia recente del Napoli e così è stato (clicca qui per leggere la rubrica del lunedì del 28 Maggio). Le dichiarazioni di De Laurentiis sul sito ufficiale sono chiare: “Ho anche avviato una negoziazione con Mazzarri per il prolungamento del suo contratto di un ulteriore anno”.
Tradotto in un linguaggio più concreto, significa che Mazzarri ed il Napoli hanno optato per la scelta più conveniente per entrambi gli attori riguardo alla stagione alle porte mentre sul futuro si resta nell’incertezza. Il tecnico toscano, che durante questa stagione non ha avuto offerte concrete che l’hanno entusiasmato più di tanto, vuole attendere il mercato e i primi mesi della stagione per comprendere se può continuare anche dopo Giugno 2013 il suo ciclo all’ombra del Vesuvio. Dipende anche da quello che succede altrove, nei top team: all’Inter di Stramaccioni, al Milan di Allegri, alla Juventus di Conte o a club stranieri che gli possono permettere di puntare alla vittoria di titoli nazionali o Coppe Europee.
E’ presto per pensarci, il presente è il mercato. Il Napoli è attivo su più fronti con un occhio ai movimenti in entrata ed uno a quelli in uscita. La campagna trasferimenti è dominata dalla cessione di Lavezzi, ormai destinato verso Parigi. Non solo Lavezzi, non solo Parigi. Si lavora anche su altre questioni: la partenza di Dossena e l’arrivo di Cissokho per la fascia sinistra (clicca qui per leggere l’esclusiva del 2 Giugno).
A cura di Ciro Troise
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