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Alejandro Mazzoni (ag.Lavezzi): “Il Pocho è diventato il simbolo di Napoli”

L'agente dell'argentino: "De Laurentiis stima molto il mio assistito"

L’uomo c’è: è in quell’espressione malinconica, il profilo denso d’amarezza, lo sguardo pensieroso e pure spento in cui rivela se stesso, i sentimenti, la sensibilità, il senso di partecipazione per il disastro ferroviario di Buenos Aires, morti e feriti che lasciano nel dolore.

«Sono rimasto molto colpito dalla tragedia del mio Paese, a Baires. Un pensiero per le vittime e i loro famigliari». L’uomo c’è: è in quelle poche righe che aprono il sito e scelgono, come sfondo, l’immagine pensierosa, vaga, distante, innanzitutto triste che fa da sfondo a quelle due righe di solidarietà che vengono dal cuore.

 

VOGLIA DI NAPOLI – L’uomo c’è: e, prim’ancora che da Buenos Aires il sorriso fosse strapazzato dalla malinconia, lo si ritrova in quei fotogrammi che s’accavallano, flash sparati a ripetizione dalle tv o dai giornali, con quel ruggito da leone che al 3-1 sul Chelsea che va incontro a Cavani e lo stringe a sé. L’amore a prima vista sboccia nell’agosto del 2007, alle prime moine da scugnizzo autentico, un figlioletto «adottivo» che ha le stimmate del napoletano autentico e s’intrufola di prepotenza nei pensieri di una città accattivante. Cinque anni dopo, mentre Napoli-Chelsea sta per cominciare, il San Paolo che ribolle di passione accoglie i propri eroi con una standing ovation che poi declina sul coro: «Pochooooo, pochooo». Tenera è la notte, intrista di tenerezze, prima un destro un girare, poi il tap in per lanciarsi su Londra a braccia spalancate, trasformando la favola in vissuto e spingendo Alejandro Junior Mazzoni, il procuratore di Lavezzi, a confessarsi su Crc: «De Laurentiis vuole che Lavezzi resti a Napoli e il Pocho ama Napoli: godiamoci i successi, pensiamo a star tranquilli, inutile pensare o parlare adesso di mercato ».

 

«E’ CASA SUA» – Ieri, oggi e magari anche domani, con quel Pocho che infiamma chiunque, compreso De Laurentiis, esaltato da prodezze balistiche di un campione ricoperto d’elogi nel ventre d’un San Paolo stracolmo di felicità: Napoli-Chelsea è appena finita, ma l’eco d’un messaggio subliminale non casualmente lanciato dal presidente si sparge nell’aria e diviene una dolcissima ninnananna: «Lavezzi è ormai diventato il simbolo della squadra e di una intera città: se lui vuol restare, può rimanere sin quando ne ha voglia ».

Il testimone, lanciato nelle tenebre, è come un invito che Alejandro Mazzoni ha raccolto e tenuto lì, per custodirlo tra le pieghe di una vittoria che ha lasciato il segno in chiunque, Pocho incluso: «Lavezzi sta bene a Napoli e ha un gran bel rapporto con i compagni, con Cavani con il quale andiamo spesso a mangiare assieme, e con la società. Gioca in una squadra davvero forte e con un allenatore che ha avuto un ruolo importante nella maturazione del Pocho. Non è il momento di parlare di mercato, poi magari a quel tempo ci saranno altre cose da valutare. Ora godiamoci questo momento, i suoi gol al Chelsea: Ezequiel è tranquillissimo, qui sta bene».

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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