Al rientro dal match contro il Napoli, l’esplosiva prestazione di Cavani sembra aver lasciato un segno; notte non certamente facile per gli uomini di Juande Ramos ritrovatisi con il fardello di una sconfitta non già di una squadra, bensì di un uomo che ha fatto la squadra. La dice lunga la reticenza del capitano Ruslan Rotan, che alla domanda “Cavani è stato decisivo nella partita, è stata anche la considerazione di Ramos” , risponde con espressione costumata “Ha fatto tutto quello che poteva. Ma credo che l’arbitro, oltre ad aver forzato nervosamente alcune decisioni, abbia in alcune circostanze anche simpatizzato, e ce ne siamo accorti sulla punizione del Napoli, alla cui battuta c’era Cavani, e l’arbitro ha piazzato la barriera sui 15 metri”. Prosegue il capitano affermando che il motivo principale della sconfitta della squadra è stata l’inesperienza “Perché abbiamo perso? Non avevamo abbastanza esperienza. Abbiamo per lungo tempo controllato la partita relativamente agli attacchi dell’avversario rispondendo in maniera adeguata, non ci sono stati segni di difficoltà, abbiamo mantenuto compostezza nel gioco, lottato sulle palle. Ma non ha funzionato, tutto qui”. Alla domanda “Il Dnipro verso la fine sembrava aver manifestato un calo fisico; in qualche modo ha influito?”, risposta asciutta del giocatore ucraino “Se l’allenatore ti lascia in campo, bisogna dare il 100 per 100 e non pensare di essere stanco – continua – Non credo affatto che abbiamo perso a causa della prestazione fisica, piuttosto, ripeto, non abbiamo avuto prima d’ora esperienze di gioco in una competizione europea”. Alla fine del colloquio Rotan lancia un appello ai fan del Dnipro: “Vorrei ringraziare i nostri tifosi, che credono in noi. Hanno bisogno di pazientare. Bisogna ora proseguire e pensare al futuro. Inoltre, l’AIK Solna ha battuto il PSV ed è un buon risultato per noi”.
A cura di Danny Petricciuoli
