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Cavani vorrebbe ripetere la tripletta dello scorso anno

Il "Matador" è pronto a far gioire i tifosi contro la "Vecchia Signora"

Quella sera fu velenoso proprio come uno scorpione, di quelli africani, però, quelli che circolano, ad esempio, nello Zimbabwe, non di quelli più domestici, dal «morso» meno pericoloso che di tanto in tanto si incontrano in Italia. Quella sera Edinson Cavani si rivelò al mondo tanto è vero che le solite voci di mercato cominciarono a parlare di un interessamento di Alex Ferguson, di trenta milioni che il Manchester United era disposto a investire sull’attaccante uruguaiano. Che notte quella notte. Davanti la Juventus: annichilita, addormentata dalle punture velenose. Il terzo gol è rimasto una specie di «giallo» irrisolto: testa o tacco «in rovesciata», come la famosa parata del portiere colombiano Higuita? Lui, dopo aver accreditato la tesi del «morso», fece dietrofront: «L’ho segnato di testa e nessuno meglio di me può saperlo» , disse troncando un dibattito che si sviluppò per tutta la giornata. Un lungo lunedì. Di passione e di critiche per la Juventus; di esaltazione e santificazione per Cavani e per il Napoli. Tre gol ai bianconeri, al San Paolo: roba da non credere, impresa indimenticabile, che resta negli annali. Era il 9 gennaio: freddo pungente e vacanze natalizie appena archiviate.

RIECCOLI – Riapre la «giostra», dieci mesi dopo. Il Napoli è il solito, quello dello scorso anno, quello di Mazzarri e dei Tre Tenori. La Juventus, invece, è stata rivoltata come un pedalino. Antonio Conte ha sostituito Del Neri, la squadra è stata abbondantemente rinnovata. Pure le posizioni in classifica sono cambiate: dieci mesi fa davanti c’era il Napoli, ora c’è la Juventus. Sarà identico il San Paolo: stracolmo, vibrante di passione e di attese. La squadra che ha sfiorato l’impresa impossibile a Monaco (da 0-3 a 2-3, a un passo da un clamoroso pareggio in rimonta) prova a ritrovare se stessa in campionato, dopo lo scivolone di Catania, dopo due partite consecutive terminate in dieci. E poi c’è Cavani che sogna di replicare una serata come quella anche perché quest’anno le cose non sono sempre andate bene e solo in una occasione si è rivisto l’attaccante dello scorso anno: contro il Milan, il 19 settembre. Anche in quel caso, tre gol e una prestazione da incorniciare. Ma la gente ancora aspetta lo spietato realizzatore dell’anno passato, l’attaccante velenoso, esattamente come lo scorpione. Lui si impegna, non tira mai indietro la gamba, Mazzarri lo elogia per il grande contributo che riesce a garantire in fase difensiva (anche l’altra sera, a Monaco, si è sacrificato sulla fascia quando la sua squadra non era in possesso della palla). Ma ciò non toglie che dopo una stagione come quella dello scorso anno, da lui i tifosi si attendono i gol. 

FATICHE – Questa, però, è una stagione diversa, più faticosa. C’è la Champions che il Napoli sta onorando con grande dignità, tenendo testa a squadroni come il Bayern e il Manchester City. La sconfitta dell’Allianz non ha ancora pregiudicato nulla: perché, come tutti sapevano (lo aveva detto chiaramente alcune settimane fa Roberto Mancini) la qualificazione si giocherà nello scontro diretto con gli inglesi al San Paolo. Pressato dagli impegni, il Napoli in campionato ha registrato qualche battuta d’arresto: tre sconfitte, una addirittura in casa. Ma questo è un campionato ad andamento lento e si può recuperare. Ma bisogna ricominciare a marciare speditamente. La sfida con la Juventus è di quelle che affascinano e motivano. E’ il momento dei grandi interpreti, come Cavani. E’ il momento delle grandi imprese come quella tripletta di dieci mesi fa o l’altra più recente. I tifosi si aspettano una serata da sogno. E Cavani può farli sognare.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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