Nonostante l’impresa del Camp Nou, il Milan è tornato a casa con le ossa rotte. In particolar modo quelle di Ambrosini. Il capitano rossonero rischia di essere indisponibile almeno per un mese. Conseguenza dell’incidente di gioco che ha causato, come puntualizzato da un comunicato della società,
«una lussazione acromion-claveare alla spalla destra. Oltre agli esami strumentali, il capitano rossonero ha effettuato un consulto dal professor Ettore Taverna, specialista della spalla, al termine del quale si è optato per un trattamento conservativo. La ripresa dell’attività agonistica è prevista tra 3 o 4 settimane, salvo complicazioni».
BOLLETTINO –Quello medico di ieri segnala anche che Boateng si è sottoposto, appena rientrato a Milanello,
«a esami radiografici per escludere fratture costali che hanno dato esito negativo e oggi effettuerà indagini strumentali per approfondire la situazione muscolare del fianco che al momento provoca maggior dolore » .
Sempre oggi Allegri verificherà le condizioni di Gattuso (l’infezione all’occhio non sembra ancora del tutto debellata) e di Robinho. Il brasiliano, però, è ancora in forte dubbio per la panchina di Napoli dove, però, potrebbe trovare posto El Shaarawy. L’emergenza a centrocampo è amplificata anche dalla lungodegenza ( 6 mesi) di Flamini.
IBRA KO –Ieri si è rivisto a Milanello anche Ibrahimovic che, dopo un giorno di assoluto riposo, è stato visitato dallo staff medico rossonero che ha ribadito la prima diagnosi (leggera lesione all’adduttore destro) e in pratica ha confermato la prognosi. Dopo aver dato forfait a Barcellona, lo svedese farà altrettanto domenica a Napoli, mercoledì nel turno infrasettimanale a San Siro contro l’Udinese e, quasi certamente, fra due sabati nell’anticipo della quinta giornata sempre a Milano contro il Cesena. Quindi Allegri lo riavrà mercoledì 28 settembre nel secondo turno del girone di Champions League quando si esibirà a Milano il Viktoria Pilsen.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
