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Conte: ”Nuove misure restrittive, ma niente coprifuoco. Ecco misure e fondi”

Le parole del Premieri

Il Premier Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa per spiegare agli italiani il nuovo Dpcm firmato in queste ore per contrastare la diffusione del Covid-19.

13.37 – Inizia la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte: “Vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così riusciremo a gestire la pandemia senza esserne sopraffatti. Questo significa riuscire a evitare un secondo lockdown generalizzato, il Paese non può più permetterselo. Dobbiamo tutelare la salute, ma al contempo anche la nostra economia. Vanno protette insieme ed è quindi necessario adottare delle nuove misure restrittive da oggi a mezzanotte fino al 24 novembre”.

Conte riassume le principali misure restrittive del nuovo Dpcm: “Bar e ristoranti chiudono alle 18, anche la domenica. Dopo questo orario potranno vendere tramite asporto. Non sono consentiti i festeggiamenti connessi a cerimonie civili e religiose. Convegni, congressi e altri eventi si potranno svolgere a distanza. Chiudono anche teatri, sale concerto e cinema, con quella che è stata una decisione particolarmente difficile da prendere. Chiudono parchi tematici e di divertimento insieme a palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Si potrà fare sport all’aperto, in modo individuale e sempre rispettando il distanziamento sociale di almeno due metri. Le scuole primarie e dell’infanzia rimangono in presenza, mentre per le scuole secondarie dovranno adottare la didattica a distanza per il 75% delle lezioni”.

Lo sport professionistico va avanti: “Sono sospese le competizioni sportive, tranne quelle professionistiche a livello nazionale”.

Nessun “coprifuoco”: “Non abbiamo introdotto un coprifuoco, è una parola che non amiamo, ma rivolgiamo una grande raccomandazione a tutti: bisogna muoverci per motivi di salute, di studio, di lavoro o di necessità, evitando di accogliere a casa persone che non facciano parte del nostro nucleo familiare”.

Il messaggio di speranza: “Se questo mese di novembre riusciremo tutti a rispettare queste nuove regole, terremo sotto controllo la curva epidemiologica e potremo festeggiare con più serenità le feste natalizie, tornando a riposare a dicembre. A fine anno ci attendiamo inoltre anche le prime dosi del vaccino, che utilizzeremo subito per le categorie più a rischio. Ce l’abbiamo fatta in primavera, ce la faremo anche ora. Un Paese come l’Italia deve essere grande sempre”.

Aiuti economici alle attività che saranno chiuse: “I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate. Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto. Ci sarà un credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre”.

Perché un nuovo Dpcm pochi giorni dopo il precedente? “L’ho sempre detto: faremo tutto il necessario per tenere sotto controllo la curva epidemiologica, con adeguatezza e proporzionalità. Io e il ministro della Salute abbiamo avuto un lungo confronto con il professor Brusaferro e l’interpretazione dei dati ci ha consigliato di intervenire”.

Il disaccordo con le Regioni per bar e ristoranti: “È vero, le Regioni ci avevano fatto una proposta diversa per bar e ristoranti. Capisco che ci sarà disagio, ma sono stato molto chiaro: per i ristoratori, i gestori di bar e pizzeria abbiamo contemporaneamente definito l’entità di misure di sostegno. Dovremo fare tutti dei sacrifici, da chi ama andare al ristorante a chi vuole è solito andare in palestra”.

Che Natale sarà? “Vorremmo arrivarci con una predisposizione d’animo serena, per quella che è forse la festa a noi più cara. Se a fine dicembre arriveranno i vaccini, saranno però solo i primi e servirà quindi festeggiare sì uniti ma comunque consapevoli del momento che stiamo vivendo. Queste misure saranno sufficienti? Lo speriamo”.

Le proteste: “Ci mancherebbe, le capisco… Se oggi fossi dall’altra parte, anche io proverei rabbia contro le misure del Governo e avrei da lamentarmi. La protesta c’è, ma quello che posso auspicare è di stare attenti: chiaramente ci sono dei gruppi, un po’ professionisti, che ne approfittano per infiltrarsi nelle proteste. Penso a quanto accaduto a Napoli”.

Quando arriverà il decreto relativo agli indennizzi per le attività penalizzate dalle chiusure? “Confidiamo di andare in Gazzetta ufficiale già martedì per consentire all’Agenzia delle Entrate di erogare questi indennizzi già nel mese di novembre”.

Il Governo si ritrova a rincorrere il virus? “No, purtroppo il virus corre molto. Non possiamo imputare al Governo di aver abbassato la soglia d’attenzione e di essersi distratto. L’opinione pubblica fino a qualche settimana fa considerava ormai superata la pandemia, mentre il Governo chiedeva di prolungare lo stato d’emergenza e continuava a lavorare per rendere resiliente tutto il sistema sanitario. È ovvio che se la pandemia ci scappa dalle mani, si rimane sopraffatti: noi non vogliamo ritrovarci in questa situazione”.

Cos’ha sbagliato il Governo? “Io non mi ritengo infallibile, c’è sempre qualcosa che si può far meglio, ma noi abbiamo lavorato assiduamente. Quando affronti una guerra, devi far ricorso a tutte le forze, gli investimenti e i sacrifici possibili. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustrati rispetto alla prima ondata, ma l’ho detto anche all’inizio della conferenza: se siamo un Paese forte, riusciremo a uscirne anche stavolta”

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